Simulazione di terremoto
a Soncino, maxi esercitazione
della protezione civile
E’ l’unica zona a rischio sismico della provincia di Cremona, tra i territori comunali di Soncino, Ticengo, Romanengo e Casaletto di Sopra. Ed è qui, nel mese di ottobre, che confluiranno tutti i gruppi di protezione civile del territorio cremonese, insieme a quelli di Bergamo e Brescia, per la prima esercitazione sovraprovinciale che simulerà le conseguenze di un terremoto. Una novità assoluta per gli oltre 35 gruppi di volontari di protezione civile sparsi dal casalasco al cremasco, alcuni dei quali già con competenze specifiche riguardo il danno sismico, avendo collaborato alla gestione delle emergenze in Abruzzo e sul mantovano, come Le Aquile di Martignana Po. Sarà questo gruppo ad occuparsi dell’allestimento della cucina e del servizio di segreteria, mentre l’altra associazione più direttamente coinvolta nelle prove sarà Il Grifone di Soncino, per la sua conoscenza diretta del territorio. I dettagli dell’esercitazione non sono ancora stati definiti e saranno messi a punto in una riunione che si terrà la settimana prossima in Provincia, a cui spetta l’attivazione dei servizi urgenti, anche di natura tecnica, in caso di eventi calamitosi, il coordinamento delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e la redazione dei piani di emergenza provinciali.
Sicuramente l’esercitazione si svolgerà su più giorni, dal venerdì alla domenica (date ipotizzate finora dal 18 al 20 ottobre) e coinvolgerà la popolazione civile, con l’evacuazione di scuole ed altri edifici pubblici. Verranno allestiti due o più campi, uno per i volontari, centinaia di persone, e uno per la popolazione, alla quale verranno forniti pasti ed assistenza. La simulazione rientra in una programmazione che aveva preso il via già lo scorso anno e avrebbe dovuto svolgersi nel 2012; poi il terremoto, stavolta reale, che ha colpito l’Emilia Romagna e il vicino territorio mantovano ha fatto slittare i tempi.
La particolarità dell’evento è data dalle dimensioni dlla simulazione, che coinvolge i territori a rischio sismico delle due province confinanti e la stessa Regione Lombardia. Presumbile che per l’occasione sarà attivata anche la “colonna mobile” provinciale, costituita da un numero più ristretto di gruppi di protezione civile che hanno sottoscritto un protocollo con la Provincia e sono pronte ad intervenire in tempi rapidissimi, in caso di emergenza, allestendo squadre che si raccordano con quelle dei territori limitrofi.
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