Rapina con spari, pluripregiudicati
in azione: cambio d’auto a Offanengo
I dettagli del colpo a Romanengo
e dell’arresto
Sono due pregiudicati con molti precedenti alle spalle i due uomini bloccati dopo la rapina a mano armata avvenuta in un supermercato di Romanengo nel pomeriggio di martedì. Un raid durante il quale sono partiti anche alcuni colpi di pistola e uno dei rapinatori è rimasto ferito da una lama durante una colluttazione, nata dopo l’intervento del fratello della commessa minacciata. Nel pomeriggio di mercoledì il capitano dei carabinieri Antonio Savino, ha fornito qualche dettaglio in più nel corso di un incontro con i giornalisti. Ecco la ricostruzione dell’accaduto. Claudio Micheli, 44enne del Bergamasco, è entrato all’interno del supermercato Dipiù di via delle Industrie con una pistola tra le mani mentre il complice attendeva all’esterno. Ha minacciato la commessa cercando di farsi consegnare il denaro ma ha dovuto fare i conti con l’intervento del fratello della donna con un coltello da macellaio. Durante la successiva colluttazione sono partiti alcuni colpi (nessuno è rimasto ferito) e il 44enne ha riportato lesioni all’addome e al polso. Sentendo i colpi di pistola, il complice che si trovava in auto, Roberto Dassi, 63enne nato a Monza ma residente a Mornico al Serio (Bergamo), ha accelerato e ha sfondato la vetrina del supermercato, favorendo l’uscita del 44enne e la successiva fuga, insieme, in macchina.
I due, secondo quanto ricostruito dall’Arma, sono poi arrivati a Offanengo, dove hanno lasciato la Panda appena utilizzata e hanno preso una Fiat Uno. Nel frattempo le forze dell’ordine dell’area sono state allertate per le ricerche. Nei pressi dell’ospedale di Romano di Lombardia (Bergamo), dove il 63enne stava portando il complice ferito, una pattuglia della polizia locale ha intimato l’alt ai rapinatori, che in un primo momento hanno fatto finta di fermarsi, ma hanno poi accelerato improvvisamente, rischiando di investire i vigili. Una manovra pericolosa, che ha portato i due uomini in fuga a fare un incidente e all’arresto, dopo l’intervento dei carabinieri, giunti sul posto.
Il 44enne ferito è stato trasferito all’ospedale di Seriate, dove è stato operato e dove si trova ricoverato in prognosi riservata. Il 63enne, già condannato all’ergastolo per concorso in omicidio, agli arresti domiciliari con permesso di uscire in alcuni orari, è ora in carcere a Bergamo. Sulla Panda, il ritrovamento dei passamontagna e di una pistola, finta. La pistola usata per l’assalto, una calibro 9 (modello in dotazione alle forze armate) con matricola abrasa, era stata persa durante la colluttazione. Sulla pistola vera sono in corso accertamenti per verificare l’eventuale utilizzo in altri colpi. A bordo della Fiat trovati, invece, i guanti.
Nessuna contestazione a carico del fratello della commessa (si parla di legittima difesa e di pericolo di vita).
© RIPRODUZIONE RISERVATA