‘Sicurezza, servono ordinanze
e inteventi della polizia locale’
La rabbia della Lega Nord
contro il sindaco Bonaldi
Sicurezza e scarsa percezione del problema da parte del sindaco Stefania Bonaldi. Questi gli argomenti alla base della conferenza stampa convocata dalla Lega Nord, che dopo gli episodi degli ultimi giorni (la lite tra il 71enne cremasco e un giovane extracomunitario in via Mazzini e lo stupro in un bar del territorio di una giovane operaia da parte di un egiziano clandestino) rincara la dose mettendo sul banco degli imputati proprio il primo cittadino.
“C’è rabbia”, ha esordito il segretario cittadino, Dino Losa “e molta preoccupazione per la politica scellerata del sindaco Bonaldi che nasconde il problema. Non c’è”, incalza “un assessorato alla sicurezza, non ha distribuito una delega e neppure istituito una commissione a doc. E non solo, continua ad ignorare le sollecitazioni della Lega, compresa la raccolta firme per chiedere chiarimenti in merito alla moschea. Un atteggiamento che corrisponde ad uno sputo in faccia ai cittadini, che hanno firmato, ma non hanno avuto risposte”. Il Carroccio insiste perché la giunta prenda provvedimenti impiegando diversamente le forze dell’ordine e perché il sindaco emetta, rivista rispetto a quella bocciata dal Tar ed emessa dall’ex sindaco Bruno Bruttomesso, una ordinanza anti-accattonaggio. “E’ nei poteri del sindaco”, ha sottolineato Losa “in base all’articolo 54 del codice degli enti locali, agire in merito a sicurezza e degrado urbano”.
A dare man forte a Losa il parlamentare leghista, Guido Guidesi. “La situazione di Crema è grave perché c’è disinteresse da parte dell’amministrazione comunale. Così facendo, negando l’evidenza, si peggiora la situazione che è già preoccupante in tutti i territori”, ha detto Giudesi, mettendo l’accento sugli interventi del governo Letta, che con il cosiddetto ‘Svuota carceri”, metterà agli arresti domiciliari circa 20mila su 67mile persone detenute nel Paese. “Questo aggraverà ulteriormente la situazione. Sono necessarie ordinanze ad hoc e controlli di polizia perché la maggior parte delle persone che chiede l’elemosina è clandestina e soprattutto utilizza quei soldi per bere. E’ ora di finire di far credere a queste persone che si imbarcano, complice anche qualche ministro, che qui ci sono delle opportunità, bisogna dir loro che non c’è lavoro, e quindi aiutarli nel loro Paese”, ha aggiunto l’onorevole Guidesi chiedendo all’amministrazione di Crema di intervenire. “Fino ad ora”, ha aggiunto “di rispose non ne abbiamo avuto, ora il sindaco ci deve dire cosa ha intenzione di fare, anche se, la posizione della giunta è chiaramente ideologica. Infatti, dare risposte significa ammettere il problema e di conseguenza dare ragione a noi. Questo è il motivo del silenzio, perché in caso contrario ci spieghi perché si atteggia in questo modo”, ha concluso Guidesi. Un appello quindi del Carroccio per un intervento massiccio sul territorio in materia di sicurezza.
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