Acqua, a ottobre Padania con requisiti
Ato: ‘Un minuto dopo: gestore unico’
Questione gestione servizio idrico. A ottobre si potrebbe arrivare a mettere il punto. Sicuramente non ad agosto, come era stato annunciato dal vicepresidente di Padania Acque Spa in una commissione in Provincia di maggio. ‘Noi siamo pronti – ha ripreso la questione il presidente di Padania Ernesto Barbati – ma c’è stato il problema di Crema”. La società cremasca Scrp, infatti, ha incontrato degli intoppi rispetto alla cessione di quote al Comune: in sostanza mancano i soldi per realizzare l’operazione. Una soluzione, dopo incontri e trattative, sembra ora stata trovata e riguarda la cessione di alcuni immobili (uno su tutti, la Casa dell’Acqua di Crema) a Padania Acque per compensare il milione e 600mila euro che serve per il passaggio delle quote. Il 12 settembre è in programma l’assemblea di Padania che punta a chiudere la partita cremasca, non prima però che l’ipotesi di cessione degli immobili venga affrontata dal consiglio comunale. Un mese dopo, il 12 ottobre, un’altra riunione per terminare l’intera operazione, ovvero il raggiungimento da parte di Padania Gestione di tutti i requisiti necessari per ottenere l’affidamento come gestore unico del servizio idrico provinciale. Intanto, al Comune di Cremona la questione della retrocessione delle quote è ancora da portare in Giunta e in consiglio, ma l’assessore Francesco Bordi è fiducioso: ‘Non ci saranno problemi – ha detto – Il gestore unico è urgente soprattutto per quei comuni che rischiano le sanzioni europee. Se non si farà adesso non si farà più. Chi non vota l’operazione si assumerà la responsabilità del blocco degli investimenti”.
“Nel momento in cui Padania Gestione avrà i requisiti – ha assicurato il direttore dell’Ato Scaravaggi – un minuto dopo le verrà affidata la gestione in house (pubblica, ndr) del servizio idrico. Almeno in via provvisoria in attesa di un contratto a lungo termine. Questo ci teniamo a ribadirlo”.
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