Mercato Austroungarico,
no della Sovrintendenza al progetto:
serve approccio più conservativo
Un approccio più conservativo del mercato Austrongarico. Questa la richiesta della Sovrintendenza all’amministrazione che ieri ha presentato un nuovo progetto per il rilancio del complesso.
“Un approccio conservativo volto a valorizzare la struttura del mercato austroungarico in sé o in funzione della piazza. Il nostro progetto tendeva invece a valorizzare l’austroungarico in stretto connubio con il Teatro San Domenico. Prendiamo atto delle osservazioni della Sovrintendenza. E’ stato un primo incontro interlocutorio dove abbiamo preso le misure tra quello che desideriamo fare noi e quello che si aspetta la Sovrintendnza”. Questo il commento dell’ assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi, reduce dall’incontro insieme al sindaco Stefania Bonaldi per esporre il progetto di riqualificazione del mercato Austroungarico.
“Abbiamo presentato – afferma Bergamaschi – una bozza di progetto elaborata con grande cura, attenzione e passione dal nostro Ufficio Tecnico, che abbiamo sottoposto al vaglio della Sovrintendenza per sondarne l’orientamento. La proposta progettuale prevede la chiusura del Mercato con vetrate, con la creazione al suo interno di uno spazio polifunzionale in cui ricavare il nuovo ingresso del teatro, collegandosi con i chiostri del San Domenico, il nuovo foyer ed un rimanente spazio da destinare ad esposizioni, mostre, ma anche ad un’attività di caffetteria e ristorazione”. Necessario, infatti, per sostenere il progetto, l’inserimento di una attività remunerativa.
Ma sebbene la proposta progettuale abbia un impatto minimo e sia rispettosa della struttura originaria, la Sovrintendenza si è espressa a favore di una riqualificazione che mantenga il più possibile inalterata la struttura del mercato Austroungarico, preferibilmente legandola ad una fruizione della piazza.
“Considero le osservazioni fatte dalla sovrintendenza – afferma l’assessore Fabio Bergamaschi – come indicazioni per proseguire ed elaborare un nuovo progetto. Ho intenzione di approfondire la ricerca progettuale con gli uffici, al fine di elaborare una proposta che possa incontrare l’approvazione del Sovrintendente. Serviranno mesi di lavoro, di studi di archivio, ma lo faremo. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Sono assolutamente convinto che tale intervento sia in grado di dare uno slancio importante a Crema, dal punto di vista culturale, turistico e anche sociale, perché una piazza così bella ed uno spazio così suggestivo devono essere riconsegnati alla loro naturale vocazione di luogo di incontro”.
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