‘Avvocato digitale’,
nodo finanziamento
Ne discutono gli Ordini
Si terrà giovedì 18 luglio nella sede dell’Avis di Cremona la riunione tra i rappresentanti degli Ordini degli avvocati di Cremona e Crema per discutere in merito al problema dei costi e permettere così l’avvio del progetto “avvocato digitale” proposto dal giudice Pierpaolo Beluzzi. Obiettivo, quello di ridurre i disagi ed abbattere i costi in vista dell’imminente accorpamento dei due tribunali. Grazie al progetto del giudice “informatico”, infatti, i 200 avvocati cremaschi non saranno costretti a spostarsi tutti i giorni a Cremona, né dovranno fare code nelle cancellerie. Con la rivoluzione tecnologica del giudice Beluzzi, infatti, i legali avranno a disposizione servizi di modulistica con codice a barre, tablet collegati con wi-fi, sentenze multimediali, fascicoli in formato digitale, e per gli utenti la possibilità di testimoniare online dalla sede dell’università di Crema, dove è già stato individuato un ufficio in grado di accogliere il polo informatico. Il progetto è già pronto a partire ed è stato messo a punto anche per consentire i collegamenti dal carcere di Cremona. Il Comune di Cremona ha dato la sua disponibilità, così come hanno fatto gli Ordini professionali, la Camera penale e quella civile e tutti gli enti coinvolti. Urge, però, una discussione sui costi, che è il vero nodo da sciogliere. “Il canone mensile”, ha detto il giudice durante l’incontro di presentazione dello scorso mercoledì, “è di 8-10 mila euro”. Ciascuno dovrà fare i conti. Cominciano gli Ordini degli avvocati che da giovedì si riuniscono per discutere il problema finanziamento.
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