Scuola di Cl, è scontro
Beretta: “Fu il centrosinistra
a dare il via libera”
Scuola di Cl, è duro scontro tra maggioranza ed opposizione. Da un lato l’intera compagine che sostiene il sindaco Stefania Bonaldi che chiede con una mozione, non solo di non restituire il milione di euro elargito dalla Regione attraverso la passata amministrazione, ma anche di impegnare la Provincia a riutilizzare il manufatto. Dall’altro il Pdl e in particolare Simone Beretta che non ci sta più ad essere accusato, insieme alla sua ex giunta, di aver favorito la realizzazione della scuola. E allora, carte alla meno, ricostruisce la cronistoria ricordando: il via libera l’ha dato nel 2007 la giunta del sindaco Claudio Ceravolo.
“Capisco – esordisce Beretta – che debbano nascondere all’opinione pubblica di avere messo brutalmente le mani nel portafoglio dei cittadini, anche di quelli che faticano a tirare la fine del mese, ma non possono reinventarsi le cose pro domo loro. E’ il caso della scuola di Cl. Forse si incomincia a capire perché certa sinistra sia così impegnata a lavare la coscienza alla sinistra tutta tentando di imporre (sono curioso di conoscere come farà?) lo spostamento del campus scolastico provinciale da via Libero Comune nell’attuale edificio della Charis in viale Europa”.
Beretta ricorda che la scuola sarebbe potuta sorgere di fronte all’ospedale se non fosse stato negata la variante dell’allora Prg a favore della scuola paritaria, per poi divenire “con il Prg di Alloni un’area residenziale. Perché in quella circostanza nessuno ha condizionato tale trasformazione a futuri interessi di una scuola che sarebbero stati semplicemente spostati altrove?
La scuola della Charis insiste su una delle aree polifunzionali volute sempre dal Prg di Alloni. Il Piano attuativo della “Cascina Valcarenga”, presentato a gennaio 2007, è stato adottato il 23 aprile sempre del 2007 dalla giunta Ceravolo con delibera n°164. Non venne adottato dalla giunta Bruttomesso ma da quella del centrosinistra. La giunta Bruttomesso lo approvò in via definitiva con delibera 265 del 26 luglio 2007 non essendo intervenuta nei tempi alcuna osservazione. Fu, quindi, la giunta Ceravolo, cosa che io evidentemente condivido, a definire quella scuola” privata” di importante utilità pubblica”, sottolinea Beretta.
“Non si può far partire in modo ideologicamente interessato la cronistoria, come fa la sinistra, dal 2008 quando fu fatta “un’apposita richiesta di un contributo per edilizia scolastica per edifici non statali ma che svolgono un servizio pubblico”. Fu una logica conseguenza”, conclude affermando di essere ancora totalmente d’accordo con le decisioni assunte dalla giunga Bruttomesso.
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