Pierina e area ex Olivetti
Tante idee ma serve
l’impegno dei privati
Un asilo nido, una mensa aziendale e un hotel. L’idea era stata lanciata da Renato Ancorotti per dare un tono e uno sviluppo maggiore all’area industriale ex Olivetti e all’area della Pierina. Ora pare essere stata raccolta da un gruppo di imprenditori che hanno l’azienda nell’area industriale. Un progetto che possa unire le esigenze imprenditoriali e quelle dei dipendenti e del quale è già stato interessato l’assessore allo Sviluppo, Giorgio Schiavini. L’ipotesi sarebbe quella di realizzare un asilo nido al servizio delle decine di mamme lavoratrici che hanno un impiego nella zona, una mensa per le aziende e un piccolo albergo con annesso ristorante, magari recuperando la palazzina ex Olivetti. “La Pierina andrebbe valorizzata. Qui ci sono ottanta imprese con 800 lavoratori, perché non pensare ad un asilo nido e a una mensa, oltre che a un piccolo hotel per far reddito. Solo la mia azienda garantirebbe 25 stanze ogni settimana. C’è il capannone dell’ex Olivetti che se non valorizzato tra dieci anni sarà crollato”. Così parlava qualche settimana fa Ancorotti.
“Abbiamo discusso della cosa e stavamo ipotizzando di promuovere un percorso per mettere intorno al tavolo una serie di imprenditori e ragionare sull’intero complesso, Pierina compresa. Certo un servizio così per la città e per il comparto sarebbe più che vantaggioso, ma tutto va studiato in modo organico comprendendo anche l’area Pierina e il progetto di sviluppo sportivo e a parco pubblico che si sta ipotizzando. Il comune dovrebbe fare da cabina di regia e catalizzare a sé gli imprenditori interessati, anche se il periodo non è dei migliori dal punto di vista economico”, spiega l’assessore Schiavini..
Intanto proseguono i contatti con il gruppo di imprenditori interessati allo sviluppo della Pierina che, come spiega l’assessore Fabio Bergamaschi, “stanno rispolverando il vecchio progetto Foglia. L’idea è quella di sempre e l’area sarà a vocazione sportiva: campi da calcio, piste di pattinaggio. Per questo si stanno coinvolgendo le società sportivo: dagli arcieri che già si allenano lì, alla Pergolettese fino alle società di pesca sportiva e di pattinaggio. Al momento però – aggiunge – non c’è nulla di concreto: mi sono incontrato e sentito anche in questi giorni col gruppo di imprenditori interessati, ma finchè non stenderanno un business plan non se ne fa nulla. Ora come ora non possiamo permetterci di mettere in campo un progetto se non c’è la certezza degli investimenti da parte dei privati”.
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