Lettere

‘Tribunale, ai parlamentari
cremaschi chiediamo
impegno’

da Tino Arpini

Desidero esprimere piena condivisione e solidarietà al presidente Aiello per il coraggio di aver prontamente preso posizione contro il parere inopportuno del Presidente della Repubblica (finchè da repubblica parlamentare non diverremo repubblica presidenziale) sul progetto di revisione delle sedi giudiziarie, che ha in programma la soppressione di alcuni tribunali cosiddetti minori, fra i quali quello di Crema,  insediati in territori considerati senza rischio di contaminazioni criminose.

Non conta se l’amministrazione della giustizia qualche volta funziona o se le incorporazioni pensate a tavolino portano altri ingenti costi; sembra che per garantire il servizio a oltre 150.000 abitanti ed a un territorio più simile in positivo ed in negativo al milanese che non al capoluogo provinciale, dovremmo favorire il radicamento di fatti mafiosi, di cui, purtroppo, si sono avute gravi avvisaglie in tempi recenti.

Mi piacerebbe trovare sulla stessa lunghezza d’onda e altrettanta chiarezza di idee dell’avv. Aiello  i parlamentari nazionali e regionali che hanno raccolto consensi nel cremasco, avvertendoli che i cittadini tutti li stanno monitorando nell’impegno che dedicheranno alla salvaguardia dei servizi messi a rischio nel territorio cremasco e si ricorderanno al momento opportuno.

Ai cittadini non si può chiedere contemporaneamente un enorme sforzo finanziario e la rinuncia a servizi fondamentali per lo sviluppo e la sicurezza, mentre le altre strutture pubbliche mantengono tutti i loro insopportabili e costosi privilegi. E questo vale anche per il Quirinale che costa tutt’ora più di alcune corti reali europee riunite.

Tino Arpini

Consigliere comunale Crema

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