Cda di Scrp, boccone amaro
per il Pdl: “Frutto del
protagonismo di qualche sindaco”
Non è ancora stato ufficilmente nominato e già fa discutere. Non piace al Pdl la rosa dei nomi dei candidati al Cda di Scrp, che dovrà essere nominato domani, 5 giugno, dai sindaci, ma che di fatto, essendoci un’unica lista, è già stato scelto. A non piacere al Pdl cremasco è stata l’esclusione, o meglio il ritiro della candidatura delle funzionaria della Spartkasse, Lorenza Branchi, non gradita a parte dei sindaci del centrosinistra. Al suo posto sarebbe stato indicato l’avvocato Francesco Borsieri, che insieme all’avvocato Pietro Moro e ai dipendenti comunali Fabio Calderara dipendente del comune di Spino d’Adda, Ivano Magarini del comune di Castelleone e Stefania Cervieri del comune di Crema.
Una scelta dei sindaci che stanno stilando anche un documento che “affida – ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi – un mandato di merito al nuovo CdA, che, fra l’altro, va nella direzione del «perseguire il traguardo della semplificazione societaria, dell’ottimizzazione, del risultato economico, di servizio e di tariffa», di «affidare le gestioni industriali a soggetti imprenditoriali per averne di ritorno competenza, ottimizzazione e liberazione di risorse da reinvestire in progetti di interesse territoriale» di «adoperarsi attivamente in LGH affinchè i nuovi patti parasociali tutelino adeguatamente il territorio cremasco» di «garantire sempre e comunque ai cittadini qualità dei servizi erogati e tutela tariffaria»”.
Un percorso che al Pdl proprio non è piaciuto. Lo dimostrano le parole, molto dure, del coordinatore Enzo Bettinelli, che se la prende sia col sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, sia con i sindaci di centrodestra che avrebbero avvallato l’operazione.
“Il risultato raggiunto è il frutto del protagonismo di qualche sindaco: tra questi, anche alcuni di centrodestra che, senza conoscere nomi e curriculum di chi hanno candidato, hanno accettato un nome calato dall’alto, come un lampo a ciel sereno, forse politicamente convertito sulla strada di Damasco un attimo dopo avere ricevuto la richiesta di impegno. Difficile accettare logiche di così basso profilo politico. Sarebbe grave se la sensibilità del centrodestra non fosse rappresentata nel CdA. La pretesa poi del Comitato ristretto di sostituirsi integralmente al confronto con i partiti amareggia ancora di più”.
E per quanto riguarda la candidatura, saltata di Lorenza Branchi, Bettinelli non risparmia il sindaco Bonaldi, specificando che “l’aveva accettata nella logica di una spartizione di poltrone dove il Pd da una parte e qualche sindaco di centrodestra dall’altra (e non il Pdl) avevano scelto le persone da far sedere in CdA”.
E come detto Bettinelli non risparmia neppure il nuovo CdA: “L’importante è che a nessuno venga in mente di raccontare che quello messo in campo per la gestione di Scrp sia un CdA all’altezza della situazione, perché siamo lontani anni luce dalla condivisione tanto conclamata, fermo il rispetto per le persone. Due avvocati e tre tecnici (un altro avvocato, un architetto e il responsabile dell’Ufficio ragioneria del Comune di Spino, nipote dell’ex sindaco comunista di Agnadello e già consigliere comunale durante il mandato dello zio). Il futuro presidente di Scrp, per via della spending review, sarà ridotto a ben poca cosa: l’amministratore unico non si farà (l’aveva preteso il Pd) lasciando quindi i più ampi poteri nelle mani del direttore. Che resterà o sarà cambiato? Interessante capirlo”.
Una scelta quindi non avvallata dal Pdl, per lo meno quello locale. Per quanto riguarda il partito a livello provinciale Bettinelli dichiare che “sarebbe triste se quello provinciale avesse avvallato una simile sciatteria politica”.
Insomma il Pdl non intende ingoiare questo boccone amaro e promette battaglia su tutti i fronti.
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