Cronaca

Colpo alla sala slot Las Vegas,
kosovaro preso dopo inseguimento
Agente ferito durante colluttazione

Sopra, carabinieri e polstrada con la Ford Fiesta recuperata

Militari dell'Arma sul luogo del furto

AGGIORNAMENTO – Kosovaro di 22 anni arrestato a Pandino, sulla provinciale 472, dopo un colpo al bar-sala giochi Las Vegas di Agnadello. E’ stato bloccato dai carabinieri e dalla polstrada.

Attorno alle 4 i militari della Radiomobile di Crema hanno incrociato una Ford Escort station wagon che non si è fermata all’alt e sono partiti all’inseguimento, con l’ausilio di un equipaggio della stradale: poco prima erano state avviate dall’Arma le ricerche del veicolo, in seguito alla segnalazione del furto alla sala Las Vegas (ad Agnadello si sono diretti immediatamente i carabinieri di Rivolta).

La Ford, finita contro un guard-rail, ha terminato la sua corsa all’altezza di via Guido Rossa, ed è qui che il 22enne è stato preso (il complice, che si trovava al volante, è riuscito a scappare con il favore del buio). Il ragazzo kosovaro, un disoccupato residente a Chiari (V.G. le iniziali note), ha però ingaggiato una colluttazione con il personale in divisa ed è riuscito a ferire un agente della polstrada (che ha riportato escoriazioni e sette giorni di prognosi) prima dell’arresto.

Sull’auto (risultata rubata a Ombriano una decina di giorni fa, verrà ridata al legittimo possessore) è stato trovato, integro, il distributore cambiamonete contenente 2400 euro asportato al Las Vegas (restituito al proprietario). Rinvenuti anche arnesi da scasso, due piedi di porco, una mazza e un tronchese (materiale finito sotto sequestro assieme a un cellulare).

Il 22enne è stato arrestato per furto aggravato, ricettazione, resistenza e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli in concorso (nelle prossime ore è attesa la direttissima).

E’ la terza volta nel giro di un mese circa che il Las Vegas finisce nel mirino di malviventi. Nelle altre due occasioni (l’ultima nella notte fra venerdì e sabato) l’allarme (nel primo caso era partito anche l’antifurto fumogeno) aveva fatto allontanare i ladri a mani vuote (leggi l’articolo). Questa volta è andata diversamente ma l’intervento dei militari dell’Arma ha permesso di restituire ai proprietari quanto rubato.

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