‘Il Cremasco perde pezzi:
tribunale, ospedale, stazione’
L’appello di Agazzi, Arpini e Patrini
Tribunale, ospedale e presidio ferroviariario: il Cremasco si sta man mano impoverendo. Questa la denuncia che arriva da Antonio Agazzi di Servire il cittadino e dai consiglieri di Solo cose buone per Crema, Paolo Patrini e Tino Arpini.
“La nostra lettura della situazione di Crema e del suo territorio è una lettura preoccupata: ci pare ormai evidente che il rischio in atto sia quello di un consistente arretramento della quantità e della qualità dei servizi di cui la nostra comunità ha beneficiato sino a oggi, una destrutturazione di ciò che è stato costruito da chi ci ha preceduto, a livello politico-amministrativo, nel corso dei decenni. Occorre evitare l’immobilismo e la rassegnazione”, ha detto Agazzi che ha puntato il dito contro ma mancanza di un presidio alla stazione ferroviaria assente dal 31 dicembre dello scorso anno, tornando sullo stato di abbandono della stazione che già aveva segnalato durante l’arrivo del treno a vapore a Crema.
A puntare il dito contro il rischio, sempre più reale, (salvo passi indietro il tribunale chiuderà il prossimo 13 dicembre) della perdita del tribunale e la possibile conseguenza della perdita del commissariato, della questura, dei carabinieri e dei vigili del fuoco, è stato il consigliere Tino Arpini. “E’ evidente che ne va della sicurezza di tutti”, ha detto.
E non sono mancate le preoccupazione per l’ospedale, che potrebbe essere accorpato a quello di Cremona. Da alcune settimane la Regione Lombardia ha iniziato una analisi che nelle intenzioni del governatore, Roberto Maroni, dovrebbe portare alla revisione della geografia sanitaria della regione. Questo potrebbe portare alla perdita del presidio di Crema.”L’Ospedale di Crema rischia di perdere la propria autonomia! Alcuni reparti medici potrebbero essere previsti in una sola sede, ovviamente a favore dell’ospedale del capoluogo provinciale! Crema dovrà accontentarsi delle sole unità operative considerate di base: medicina, chirurgia, ostetricia ed il pronto soccorso. Una situazione del genere non è accettabile”, ha sottolineato Patrini. I tre insieme a Selene Garraffo, coordinatrice della lista civica, hanno lanciato un appello forte al sindaco Stefania Bonaldi, ai consiglieri regionali e ai parlamentari del territorio perché si attivino per salvare il Cremasco dal depauperamento.
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