Cronaca

Polo della Cosmesi in Cina,
contatti per creare la
Cosmetic Valley cremasca

Dire che la Cina rappresenti una grande opportunità per il business é quasi scontato. Tutti sappiamo che ora lo sviluppo e le risorse partono da qui e da altre zone del mondo che sono molto lontane dall’Europa. Opportunità, mercato ( e che mercato!), operosità e voglia di crescere, vero, ma anche voglia di utilizzare prodotti sicuri, di qualità, made in Italy. Si è conclusa la fiera China Beauty Expo a Shanghai, che ha visto la partecipazione di alcune aziende del Polo della Cosmesi a quella che rappresenta, negli ultimi anni, la piattaforma commerciale del settore cosmetico più importante per il mercato cinese. Diretto, non mediato o ibrido come quello di Hong Kong che, pur importantissimo, aggancia però anche il vicino sud-est asiatico, l’Australia e il mercato indiano.

Una fiera enorme e visitata da più di 200.000 persone, dove si stagliano stand imponenti ed accattivanti, belli e curati quasi fosse che siamo in Italia. Dal mattino alla sera corridoi pieni e affari che cominciano a prendere forma, nonostante le mille difficoltà che poi si incontreranno per registrare, certificare e importare.

I protagonisti del Polo, Gi Picco’s e ICC nel gruppo italiano organizzato da Italian Fair Service. Vetraco spicca nel padiglione dedicato all’automazione con la divisione China, splendido esempio di tecnologia avanzata e competitività.

Nel corso della fiera, vivacissima, si stringono le relazioni con la Cosmetic Valley, presente in fiera con un numero di aziende che doppia quello italiano, immagine forte che però sa quanto sia necessario ora dialogare sul Made in Europe. Jean-Luca Ansel, direttore dell’importante aggregazione, ha voluto informazioni aggiornate sul Polo e sulla nuova strategia lanciata dal presidente  Matteo Moretti.

Il presidente della Fiera Mr. Sang, che ha incontrato il Polo e le sue aziende lo scorso anno a Parigi, ha confermato il suo forte interesse a sviluppare un progetto su misura per il prossimo anno sottolineando come il consumatore cinese sia sempre più attento alla sicurezza del prodotto cosmetico, garantita dal Polo con l’applicazione del nuovo regolamento europeo.

Mentre gli stand vengono smontati in tempi da pit stop, si parla del 2014 e di un progetto collettivo che presto arriverà a una definizione, presto perché qui nessuno aspetta e bisogna aprirsi un varco nell’affollato parterre asiatico.

 

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