Comprano maiali, ma è una truffa
Accusati di furto, assolti
dopo un anno di calvario
Erano accusati di aver rubato maiali ed erano finiti in manette. Il calvario di sei uomini, dipendenti di due ditte di autotrasporti, si è concluso ieri mattina in tribunale a Crema con l’assoluzione. La vicenda risale al gennaio dello scorso anno. Due ditte di autotrasporti erano state contattate da un uomo che si era presentato come un agricoltore di Fiesco il quale aveva proposto ad entrambe di acquistare suini: 173 in tutto ad un prezzo di ciascun animale di 250, 300 euro a seconda del peso. Un affare da circa 50mila euro. Gli autotrasportatori avevano accettato e nel giorno stabilito, il 28 gennaio, si erano presentati nella cascina di Fiesco. Sei uomini pronti a caricare i camion. Qui avevano incontrato l’agricoltore e avevano cominciato il lavoro, ma erano cominciati anche i guai. Sì, perché era apparso il vero proprietario degli animali che aveva chiamato i carabinieri. Celere, il truffatore si era dato alla fuga e sul posto erano rimasti i sei autotrasportatori. Inutili tutti i tentativi di spiegare i fatti: non erano stati creduti ed erano finiti in carcere. Un mese dietro le sbarre, i mezzi sequestrati e l’impossibilità da quel momento di lavorare. Tanto che uno dei sei, per potersi mantenere, era emigrato in Australia. Un calvario: prima i loro legali, gli avvocati Monica Nichetti, di Crema, Enrico Marconi e Leonardo Martinelli, di Perugia, Luciano Guerrini, di Verona e Manlio Morcella, di Terni, erano riusciti a farli uscire dalla galera e poi erano iniziate le indagini per dimostrare l’innocenza dei loro clienti. In aula è stato possibile dimostrare le avvenute telefonate tra gli uomini e il finto allevatore. Per gli imputati, il pm Francesco Verderese aveva chiesto la condanna per furto, ma il giudice Maria Stella Leone ha accolto le tesi difensive e ha deciso per l’assoluzione di tutti.
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