Cronaca

Ricengo, trafugate tombe romane
Scoperte a marzo durante
gli scavi del metanodotto

Scoperte lo scorso 4 marzo, erano lì in mezzo agli scavi del metanodotto Cervignano-Zimella, ed ora qualcuno le ha svuotate.  Si tratta di alcune tombe romane dalle quali sono spariti i reperti. Due delle otto tombe, scoperte dalla ditta Bonatti S.p.a. di Parma che sta eseguendo i lavori di scavo, sono state svuotate. Quando siano state depredate esattamente non si sa, ma ieri uno degli assistenti dell’impresa ha sporto denuncia ai carabinieri di Camisano. Dell’esistenza dei reperti era stata avvisata la Sovrintendenza dei beni archeologici di Milano. I reperti archeologici erano stati fotografati e sottoposti all’attenzione di un archeologo in attesa delle autorizzazioni per continuare gli scavi. Nessun altro era stato avvisato del ritrovamento, né le forze dell’ordine e neppure l’amministrazione del paese. A confermarlo è il sindaco Feruccio Romanenghi: “Sono venuto a conoscenza dei ritrovamenti solo nel momento in cui sono stato avvisato dei furti. Ritengo che essendo il territorio comunale, la ditta avrebbe dovuto informare non solo la Sovrintendenza ma anche il sindaco. Quella – continua il primo cittadino – è una zona ricca di reperti archeologici, lì sorgeva l’antica Ricengo e arrivata il lago Gerundo”. I carabinieri di Camisano stanno indagando e hanno inviato le schede all’archivio centralizzato delle opere d’interesse storico ed artistico.

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