Cronaca

Sergnano, benzene nell’acqua
Alloni incalza la Regione:
“Rassicuri i cittadini di Sergnano”

Nell’immagine il consigliere regionale Agostino Alloni (foto Sessa)

La notizia è arrivata alla ribalta dalla cronaca qualche giorno fa dopo che il comitato No Gasaran aveva diffuso il verbale della conferenza dei servizi relativa al piano di messa in sicurezza in emergenza della falda acquifera di Sergnano. Nel verbale si legge che sono stati riscontrati livelli di benzene superiori ai limiti previsti, tanto che la Provincia e l’Arpa hanno chiesto alla ditta, presunta responsabile dell’inquinamento, di “ricercare una diversa sorgente di contaminazione quale causa di puntuale inquinamento della falda da benzene”. Un notizia che preoccupa parecchio in paese, tanto che il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, studiato il verbale ha deciso di chiedere l’intervento della Regione Lombardia, incitando a spiegare perchè ha escluso da una valutazione di impatto ambientale il progetto della centrale di pompaggio proposto dalla Snam a Sergnano. Progetto che la Regione Lombardia ha escluso da tale valutazione “Il territorio di Sergnano è troppo complesso e le ragioni dell’inquinamento da idrocarburi e da piombo sono ancora troppo oscure perché si possa non fare la Valutazione di impatto ambientale sulla nuova centrale di pompaggio del gas naturale”, sostiene il consigliere regionale Agostino Alloni che ha presentato oggi un’interrogazione a risposta immediata sull’argomento in vista della seduta del Consiglio regionale di martedì prossimo, 7 maggio.

Il tema è quello dell’impianto di stoccaggio del gas e dell’inquinamento della falda che preoccupa i cittadini e non ha ancora una spiegazione. Alloni interviene così a pochi giorni dalla conferenza dei servizi tra comune di Sergnano, Provincia di Cremona, Asl di Crema, Arpa e la ditta Stogit Spa. “Il riutilizzo del sito per lo stoccaggio di gas – spiega il consigliere regionale – non deve prescindere dal dare certezze ai cittadini del territorio. I livelli di inquinamento oltre la norma, su un territorio su cui insistono diversi impianti consigliano di effettuare una valutazione d’impatto complessiva. Dunque chiediamo alla Regione di spiegare le motivazioni del decreto del 26 novembre 2012 con cui si è esclusa la Via. Chiediamo anche che la Regione rassicuri tutti i cittadini che oggi sono preoccupati della sicurezza e della tutela dell’ambiente su un territorio su cui già esiste un impianto di stoccaggio ed è in via di autorizzazione un nuovo impianto di pompaggio, il tutto in poche centinaia di metri”.

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