Cronaca

Taglio dei pullman e fermate
fantasma, i pendolari della
Crema-Lodi chiedono i danni

Pendolari della Linea 26 A da Crema per Lodi sul piede di guerra per il taglio delle corse che collegano le due città. Nuovi orari non funzionali e fermate fantasma hanno causato parecchi disagi a lavoratori e studenti, al punto che il Comitato pendolari ha deciso di chiedere il rimborso per i disagi avuti dai viaggiatori. Oltre ad aver chiesto l’introduzione delle corsa diretta Crema-Lodi delle 7,45 con arrivo a Lodi alle 8,30.

I nuovi orari, entrati in vigori da lunedi, e la scarsa informazione sul taglio delle corse ha mandato quindi su tutte le furie quei pendolari che non sapendolo sono arrivati in ritardo al lavoro. Oltre al fatto che i nuovi orari, anche una volta appresi non risultano essere funzionali ai  tempi lavorativi dei viaggiatori. Un disagio riscontrato non solo dai lavoratori ma anche dagli studenti che ora sono costretti a lunghe attese essendo il nuovo orario non in linea con quello cremasco. In particolar modo il taglio ha riguardato gli orari di punta, passano la mattino da sei a quattro corse. A questo problema si è aggiunta anche la marcata informazione in merito alle fermate soppresse. In pratica raccontano i pendolari, al cartello “Fermata soppressa” non era aggiunta alcuna indicazione su dove andare a prendere il pullman. E oltre al danno anche la beffa: i viaggiatori segnalano infatti che dal 2010 l’abbonamento settimanale è passato da 12 a 18,50 euro, mentre la qualità del servizio, soprattutto in termini di automezzi è diminuita drasticamente.

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