Cultura

La traduttrice
di Harry Potter, Masini
ospite al Caffè letterario

La traduttrice di Harry Potter al San Domenico. Beatrice Masini, sarà ospite al Caffé letterario, lunedì 8 aprile, per presentare il suo libro “Tentativi di botanica degli effetti”. L’autrice sarà intervistata da Nicola Cazzalini. Al pianoforte il giovane talento, Gabriele Duranti. Si tratta del primo romanzo per adulti dell’autrice di libri per bambini vincitrice del premio Andersen.

L’incontro fa parte della rassegna ‘Caffé a teatro’ organizzata dall’associazione culturale cremasca in collaborazione con la Fondazione San Domenico. La serata è resa possibile dall’indispensabile contributo al Caffè Letterario di Fapes di Sergnano, Fondazione Popolare di Crema per il territorio, Banca Cremasca, Comitato Soci della Coop di Crema, libreria Il Viaggiatore curioso di Crema, l’Icas di Crema e Formazienda, il Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua.

Masini è nata a Milano, dove vive e lavora. Ama Londra, la campagna, i fiori. Le piace leggere, scrivere e nuotare. Ha una figlia che si chiama Emma e un figlio che si chiama Tommaso e che assomiglia molto al protagonista di questo libro. Ma ecco la storia. Siamo, dunque, in una primavera del primo Ottocento. Bianca Pietra, giovane donna di buona educazione e scarsi mezzi, lascia la casa natale sul lago di Garda per approdare nella campagna milanese, ospite di un poeta di chiara fama: don Titta ha l’estro dell’agricoltura sperimentale, che pratica nella sua tenuta, e in più coltiva fiori e piante esotiche nel parco della villa di Brusuglio. E Bianca, abile acquerellista, è chiamata a ritrarre il patrimonio botanico del padrone di casa.  Disegna, dipinge, esplora i giardini e studia con interesse la miriade di personaggi che popolano la grande dimora: tra di loro c’è Pia, una servetta orfana di acuta intelligenza e garbo innato che gode di singolari privilegi. Curiosa fino all’impudenza, sincera all’eccesso, incline alle fantasticherie, Bianca si convince che le origini di Pia nascondano un segreto e che don Titta con tutta la famiglia si stia dando molta pena perché esso resti tale: quanto basta per darle il desiderio di scoprire la verità avviando un’indagine appassionata.  Afferma l’autrice: «Se un messaggio può essere individuato nel mio romanzo è che i destini dei personaggi mutano: tutto è possibile. Non c’è dramma, non c’è un’idea precisa della passione amorosa, il finale è aperto. Le infinte possibilità che offre la vita superano anche la sensazione confusa di una morale basata sull’inganno e su un concetto errato della virtù, offensivo e umiliante per la donna».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...