La Pasqua delle donne vittime
di violenze è dire basta e ricostruire eo
Tre storie. Tre giovani donne vittime di uomini violenti. Hanno deciso di reagire, di denunciare, di dire basta. Per se stesse e per i propri figli. Nel giorno di Pasqua, Cremonaoggi e Cremaoggi raccolgono le testimonianze, le paure, le emozioni, i progetti di tre ospiti del Focolare Grassi di Cremona, struttura di monolocali che accoglie donne in difficoltà, a volte con i loro bambini, e le accompagna in un percorso educativo strutturato verso l’autonomia. Sono tutte giovani, sono tutte straniere arrivate in Italia con il sogno di una ‘vita normale’. Hanno dovuto sopportare anni di violenze, di minacce, di umiliazioni da parte dei propri compagni, dei propri mariti, dei padri dei loro bambini. A un certo punto, però, si sono ribellate alle violenze, cercando una vita serena per se stesse e per i propri figli. Abbiamo mascherato le loro voci e non abbiamo ripreso i loro volti per proteggere la loro privacy e perché gli uomini dai quali sono scappate spesso non sono a conoscenza del luogo in cui vivono. Sono tutte e tre straniere, ma raccontano episodi, dinamiche e paure che capitano anche a molte donne italiane perché la violenza non ha nazionalità. “Qui le donne iniziano un discorso di autonomia – dice Gabriela, responsabile-volontaria del Focolare – per quanto riguarda la gestione della casa e la gestione economica. In più per chi ha subito maltrattamenti viene fatto un percorso di ricerca della propria sicurezza perché abbiano presente che loro hanno un valore e possano mettere in campo delle risorse per sé e per i propri figli. Perché solo quando una capisce di essere una persona, potrà aiutare se stessa e i propri bambini”.
“In queste storie c’è un risorgere – conclude Gabriela – Risorgere da una situazione che sembrava finita malamente. Invece, troviamo che queste donne possono veramente cambiare la loro vita per il futuro. Abbiamo avuto anche donne che sono tornate nella famiglia di provenienza, ma ci sono andate con una consapevolezza diversa e anche il partner aveva fatto a volte il suo percorso. Le possibilità sono tante, però tutte dopo il percorso hanno nuove carte da spendere per il futuro”.
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