Politica

Il Pd cremasco si prepara
al dopo Piloni
A metà aprile il congresso

Il Partito Democratico si prepara al dopo Piloni. Dopo le polemiche di fine anno che a cavallo di Natale e Capodanno hanno investito il Pd, reo di aver chiesto rimborsi per il suo dipendente Matteo Piloni (impegnato nel ruolo di presidente del consiglio comunale), il partito di Pierluigi Bersani si sta preparando a scegliere il successore del coordinatore. Piloni è dimissionario da maggio, quando aveva assunto la carica in sala degli Ostaggi. Ma il fatto che Piloni non fosse stato sostituito e la richiesta di rimborsi da parte del Pd, aveva portato il Movimento 5 Stelle a presentate una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Era la fine del mese di gennaio quando dopo una lunga discussione, la mozione veniva respinta dalla maggioranza, mentre le minoranze in consiglio (grillini, Pdl, Lega Nord, Servire il cittadino, Solo cose buone per Crema) avevano votato a favore dichiarando che il presidente, da loro sostenuto in fase di elezione, non li rappresentava più. L’accusa era quella di aver continuato a svolgere il ruolo di coordinatore, nonostante il suo incarico di presidente del consiglio gli imponesse l’imparzialità politica. Ora a distanza di qualche mese il congresso per l’elezione di un nuovo coordinatore. Con ogni probabilità si terrà tra una ventina di giorni: il 20 aprile pare essere la data fissata. E nei prossimi giorni dovrebbero partire le consultazioni nei vari circoli sia cittadini che dell’intero Cremasco. Ventitre in tutto i circoli nel territorio, Crema compresa, che dovranno dettare la linea politica e suggerire ed individuare una persona pronta a ricoprire il ruolo di coordinatore del Cremasco e guidare il Pd nei prossimi anni. Il compito di guidare le consultazioni ad alcuni big del Pd cremasco tra i quali l’onorevole Cinzia Fontana, il consigliere regionale Agostino Alloni, lo stesso coordinatore dimissionario, Matteo Piloni, la coordinatrice cremasca, Teresa Caso. Dai circoli deve uscire, come detto, l’indicazione sulla linea e le future scelte che gli iscritti riterranno prioritarie e il nome del papabile. Bocche cucite in tal senso in via Bacchetta, in attesa delle consultazioni. Anche se come sempre, qualche indiscrezione su quali persone potrebbero indirizzarsi i circoli cremaschi, non mancano. E’ probabile che dall’ala “renziana- rottamatrice” del partito possa uscire il nome di uno dei papabili. Tra questi potrebbe esserci Jacopo Bassi che aveva già ricoperto, come del resto lo stesso Piloni, il ruolo di coordinatore dei giovani del Pd. Qualcuno ha ventilato la possibilità, dopo il suo ritorno in campo nella stesura, col sindaco Stefania Bonaldi, di una proposta di revisione delle Partecipate, che l’incarico vada a Renato Strada. Possibilità comunque remota. Come è remota quella che il successore di Matteo Piloni, possa essere, anche se qualcuno l’avrebbe indicato, Mauro Giroletti, attuale direttore dei giornali del partito e fresco di laurea specialistica. Non è da escludere che alla guida del Pd cremasco possa essere indicata, dall’ala che l’aveva sostenuta in passato, l’attuale coordinatrice cittadina, Teresa Caso. Così come non si esclude che la persona giusta possa uscire dall’assise dei sindaci cremaschi vicini al Pd, alcuni dei quali in ‘scadenza’ il prossimo anno, e non ricandidabili. Tra questi il sindaco di Romanengo Marco Cavalli e quello di Montodine, Omar Bragonzi. Ipotesi o attuale realtà, si sa che in politica le cose possano cambiare nel giro di ore. Quindi venti giorni sono un’eternità.

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