Cronaca

“Pasqua, la prova più grande
dell’amore di Dio”
Gli auguri del vescovo Cantoni

La lettera con gli auguri di Pasqua ai fedeli del Vescovo di Crema, Monsignor Oscar Cantoni.

“Mentre a Natale facciamo memoria dell’irrompere della luce che splende nelle tenebre (il Cristo  Signore, “sole che sorge dall’alto”), a Pasqua riviviamo la potenza dell’amore umile che sconfigge il male e vince la morte (il Cristo crocifisso e risorto). Egli si è lasciato crocifiggere perché finalmente non dubitassimo più dell’amore sovrabbondante che Dio riversa su ciascuno di noi, essendo Egli misericordia infinita. Fino a queste profondità è giunto il Signore: si è donato interamente e per tutti, in vita e in morte, perché noi ci convinciamo che nulla, nemmeno le tenebre del cuore, ci  può separare dall’amore di Dio. E’ un amore che tuttavia non si impone, perché Dio è discreto e paziente, giacchè è solito rimettersi alla nostra libertà, fino ad attenderci nel ritorno, dopo aver vagato nei deserti delle nostre strade vuote, liberi dalle tante catene che ci tengono prigionieri a causa delle nostre colpe.  E’ facile la tentazione di resistere davanti all’iniziativa di Dio che ama gratuitamente fino al dono del Figlio sulla croce, sentendoci ostinatamente indegni di essere perdonati. A causa del nostro orgoglio, saremmo tentati di non riconoscere  l’iniziativa di Dio che ci viene incontro accogliendoci come siamo, ossia nella nostra fragilità creaturale, per aiutarci a diventare quello che siamo chiamati ad essere mediante la medicina della misericordia. Papa Francesco, fin dall’inizio del suo ministero, ha annunciato con chiarezza al mondo la verità più consolante che ciascuno di noi possa aspettarsi, cioè che Dio è talmente grande da non stancarsi mai di perdonare, mentre è più facile che l’uomo si stanchi di chiedergli perdono! Il mistero pasquale, che rinnoviamo in ogni Eucaristia, soprattutto la domenica, Pasqua della settimana, è la prova più grande dell’amore di Dio che risponde al male dell’uomo col bene, che ci libera dal peso dei nostri peccati, perché noi convertiamo il nostro cuore di pietra in un cuore di carne: solo a queste condizioni è possibile partecipare alla costruzione del mondo nuovo, fondato sull’amore e sulla giustizia. La storia di tanti convertiti, che hanno a lungo sperimentato nel loro cuore le tenebre del male, il vuoto dell’anima, la sterilità di una vita vissuta senza altro scopo che loro stessi, testimoniano che a un certo punto della loro vita, in qualche occasione propizia, hanno potuto felicemente toccare con mano l’irrompere della misericordia del Signore, che guarisce e rimette in un cammino di libertà.  Auguro a tutti di saper riconoscere e accogliere senza esitazioni l’ora opportuna, quella che Dio suscita, al di là di ogni nostra programmazione, per riprendere il cammino del ritorno, così che dalle regioni della lontananza possiamo giungere al luogo santo, dove Dio ci aspetta, ci perdona e ci libera. Lasciamoci avvolgere dalla misericordia e dalla tenerezza di Dio e allora diventeremo veramente liberi! Buona Pasqua”.

Il vescovo Oscar Cantoni

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