Niente Imu sulla prima casa
Così Vailate combatte la crisi
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Niente Imu sulla prima casa. In un periodo di crisi il comune di Vailate è al lavoro per cercare di andare incontro ai cittadini sgravandoli dove è possibile di tasse e imposte. E così, proprio ieri, 26 marzo, la giunta comunale presieduta dal sindaco Pierangelo Cofferati ha messo mano ad una delle tasse più odiate dagli italiani: l’Imu sulla prima casa e ha deciso di azzerarla. Già in passato Vailate fu uno dei primi comuni della provincia di Cremona a abbassare il valore dell’Imu sull’abitazione principale portandolo dal 4,5 per mille a 4 per mille. Ora punta ad azzerarlo completamente. Con la delibera l’esecutivo del sindaco Cofferati ha dato mandato alla responsabile del servizio finanziario, Nadia Fontana, di provvedere, nella stesura del bilancio 2013, ad esentare la prima casa dall’aliquota Imu. Questo dopo una accurata analisi economico finanziaria. Il mancato gettito sarà compensato da un aumento dell’aliquota sulla seconda casa e sugli altri immobili in generale. Un aumento che però sarà minimo.
“I primissimi calcoli lasciano spazio all’ottimismo. Certo dobbiamo traslare il mancato gettito sulle seconde case e sugli altri immobili perché comunque il bilancio va fatto e deve avere la copertura, ma dai primi risconti l’aumento dovrebbe essere minimo dallo 0,8 per cento allo 0,93 per cento. Un aumento che risulta portare l’aliquota a livelli inferiori di quella di molti altri paesi della bassa bergamasca”, spiega il sindaco Cofferati. Se la manovra, a cui di fatto si sta lavorando in comune, dovrebbe risultare impossibile allora è già pronto il piano di riserva: ridurre comunque l’Imu del 50% portandola dallo 0,4 per cento allo 0,2 per cento. “Non abbiamo il primato di essere il primo paese in Italia ad avere preso questo indirizzo, ma sicuramente siamo tra i primi, nel Paese e nella provincia di Cremona”, conclude il primo cittadino.
LA DELIBERA DELLA GIUNTA
ATTO DI INDIRIZZO PER L’ESENZIONE O SENSIBILE RIDUZIONE DELL’IMU SULL’ABITAZIONE PRINCIPALE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VAILATE
Considerato che la prima casa di abitazione costituisce una necessità minima ed inderogabile, assimilabile ad un diritto fondamentale che deve essere tendenzialmente assicurato ad ogni famiglia.
Constatato il perdurare della crisi economica che, come asserito dalla Banca d’Italia, è da ricondursi alla “recessione che ha colpito l’economia mondiale nel biennio 2008-2009 ? innescata dalla crisi finanziaria esplosa nell’agosto del 2007 e acuitasi freneticamente e con straordinaria violenza nell’autunno dell’anno successivo ? è stata eccezionale per entità, rapidità e diffusione”.
Preso atto che le famiglie italiane, sulla base dei dati ISTAT, risultano essere, per una percentuale prossima all’ 80%, proprietarie della propria casa di abitazione.
Ricordato l’articolo 53 della Costituzione Italiana, per il quale “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Ravvisata l’opportunità di trasferire o attenuare il peso dell’imposizione fiscale sulla prima casa con traslazione su immobili di altra natura.
Considerato che, dai calcoli preliminari effettuati dalla Giunta Comunale, da sottoporre ad ulteriori approfondimenti circa la compatibilità e sostenibilità economico-finanziaria, emerge in prima analisi la concreta possibilità di ridurre o esentarel’imposizione IMU sulla prima casa.
DELIBERA
1) Di manifestare , per le motivazioni richiamate in premessa, l’opportunità di esenzione o incisiva riduzione della tassazione IMU relativa all’abitazione principale.
2) Di formulare indirizzo al Responsabile del Servizio finanziario affinché, nella stesura del Bilancio di Previsione, vengano assunte le determinazioni e gli atti necessari a consentire l’esenzione dell’ IMU sull’abitazione principale nelComune di Vailate, gravando la minore entrata sulle seconde abitazioni ed altri immobili in generale, in ossequio al criterio di equità e redistribuzione del reddito.
3) Di formulare indirizzo al Responsabile del Servizio finanziario, in via subordinata, qualora si riscontrino difficoltà di tipo giuridico – normativo, a definire una riduzione pari al 50% dell’aliquota attualmente in vigore.
4) Di subordinare ogni decisione inerente ad una dettagliata analisi di compatibilità econonomico-finanziaria, a cui il Consiglio Comunale dovrà necessariamente attenersi.
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