Cronaca

Centrali Snam/Stogit
Oltre mille firme per il no
Altra assemblea di “No Gasaran”

Sergnano, prosegue la battaglia del comitato “No Gasaran” contro i progetti di Snam e Stogit. Dopo l’assemblea organizzata dall’amministrazione che sì è chiusa oltre l’una di notte e che ha visto momenti di confronto anche animati tra i tecnici della Snam e i cittadini, il comitato “No Gasaran” ha organizzato un altro momento di informazione all’oratorio.

A preoccupare i cittadini, oltre mille ad oggi le firme raccolte contro i due progetti, non solo la nuova struttura di pompaggio del gas che Snam vorrebbe edificare a confine con Pianengo, ma anche la sovrappressione della centrale Stogit. In pratica Stogit potrà immagazzinare negli stoccaggi a Sergnano, già pieni al 100%, un surplus di gas. Richiesta che ha ottenuto il via libera da parte di tutti i soggetti interessati, compreso il ministero dell’Ambiente, che però ha posto delle prescrizioni, una delle quali, relativa al rischio sismico. A questo proposito la giunta comunale ha dato il via libera a inizio mese, al protocollo d’intesa con la Provincia di Cremona perchè rappresenti il comune nei rapporti con la Stogit per le compensazioni ed il ripristino ambientale. Stogit ha messo sul piatto 4milioni di euro da suddividere con i comuni di Ricengo, Casale Cremasco, Ripalta Guerina, Ripalta Cremasca, Ripalta Arpina e Castelleone.

L’argomento della sovrappressione, è stato affrontato anche durante l’assemblea della scorsa settimana, nella quale i tecnici e i dirigenti della Snam hanno cercato di tranquillizzare i cittadini illustrando il progetto della nuova centrale di pompaggio che sorgerà su una superficie di 17 etteri dei quali 12 a verde. Così come i tecnici Stogit hanno cercato di spiegare come il rischio sismico, a loro dire, sia praticamente inesistente. Un’assemblea che comunque si è trasformata in un muro contro muro, con il comitato, che per bocca del portavoce, Enrico Duranti, ha portato avanti le sue ragioni per un no ai due progetti per i quali ha presentato due ricorsi al Tar. E l’amministrazione e le aziende che al contrario, hanno tentato di tranquillizzare i sergnanesi accorsi a ascoltare.

E per informare ancora, sensibilizzare e raccogliere fondi per sostenere le spese legali dei due ricorsi al Tar l’assemblea convocata per stasera, sabato, alle 19 all’oratorio dal comitato “No Gasaran”.

A non essere piaciuta a parte dei cittadini sergnanesi è stata anche la mancata informazione da parte degli amministratori, che già lo scorso maggio avevano dato incarico al geologo Giovanni Bassi di compiere uno studio dopo che la Snam a marzo aveva presentato gli atti di verifica di assoggettabilita alla Valutazione di impatto ambientale del progetto della centrale di compressione.

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