Vigili del fuoco, sempre meno risorse
Forte carenza di personale in provincia
A Crema si lavora per la nuova caserma
Sopra, interventi dei vigili del fuoco di Crema
I numeri parlano chiaro: le sempre più esigue risorse stanziate costringono i vigili del fuoco a lavorare costantemente in situazioni di difficoltà. E’ di poche ore fa la notizia che l’Italia, secondo il report sulla spending review curato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, utilizza in media per il Corpo 27 euro per abitante, in Lombardia si arriva addirittura a 17,8 euro (nel 2011 tutti i comandi provinciali hanno speso complessivamente 1.596 milioni, sembrano molti ma non lo sono se si pensa a tutto quello che c’è dietro). Fra tagli e pochi soldi a disposizione, i risultati sono carenza di personale e “salti mortali” per riuscire a far fronte a tutto il lavoro. E’ questa la quotidianità dei vigili del fuoco nell’area di Cremona. In provincia la pianta organica prevede almeno 130 persone. Solo un centinaio quelle effettivamente a disposizione. Tra le mancanze figurano capireparto e capisquadra. E su otto funzionari previsti, ce ne sono solo quattro. All’orizzonte miglioramenti, purtroppo, non se ne vedono. Si aspettano sempre le assunzioni. C’è poi la questione dei volontari-discontinui (chiamati ad operare per brevissimi periodi): la lista alla quale i vigili del fuoco possono attingere per cercare di rafforzare il numero del personale è fatta di circa 100 nominativi. Le risorse, però, permettono di averne “in attività” solo due per turno. Poco, troppo poco.
Altro capitolo è quello dei nuovi presìdi. Si attende ancora la nuova caserma per Crema (quella attuale, come noto, non è certo adatta alle esigenze del Corpo). Le Amministrazioni sono al lavoro per trovare una soluzione ma al momento non c’è ancora niente di concreto (soprattutto in tempi di crisi non è facile arrivare a una soluzione). Che la nuova caserma dei vigili del fuoco sia attesa è un dato di fatto, tanto che l’amministrazione sta lavorando insieme a Scrp e ai sindaci per arrivare ad una soluzione condivisa del progetto che dovrebbe sorgere nell’area di San Michele. A questo proposito un recente intervento del presidente del Consiglio comunale, Matteo Piloni che mette le caserme, vigili del fuoco e polizia, tra le priorità. Priorità da condividere col territorio. “Le Caserme e il nuovo Canile sono due opere che non possono essere affrontate senza la condivisione di tutto il territorio. Non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista politico, e quindi di idea di territorio. Si riprenda allora una visione di insieme aperta, nella quale condividere gli obiettivi dei prossimi anni facendosi carico di ogni sforzo per raggiungerli. Sarebbe davvero bello che nei prossimi mesi queste opere cominciassero ad avere una loro concretezza. Si tratta di questioni davvero importanti e impegnative che attendono una risposta da molto tempo. Gli ostacoli sono enormi, ma l’impegno nell’affrontarli non deve mancare. E non deve mancare soprattutto la “fatica” di affrontarli nella loro dimensione più autentica e strategica, che è quella territoriale. Un ruolo che il Comune di Crema, e la sua amministrazione, sta ricoprendo”, spiega Piloni.
Discorso simile per l’area del Casalasco, anche se si tratta di una zona in cui al momento non sono proprio presenti strutture dei vigili del fuoco (ci si “appoggia” alla sede di Viadana). Si parla di un distaccamento da insediare nella zona di Piadena-Drizzona. L’attesa, purtroppo, continua.
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