Duomo, restauri bloccati
La sovrintendenza boccia le luci
Don Barbaglio: “Il duomo è vuoto”
Nella foto, di repertorio, il Duomo e i particolari del restauro
Non c’è pace per il restauro del Duomo di Crema. Finito alla ribalta delle cronache, oltre che per l’imponente lavoro artistico, che sta riportando la cattedrale al suo antico splendore, anche per gli intoppi e le polemiche che si sono susseguiti durante gli oltre due anni di restauri. Ultimo, il no della sovrintendenza al progetto delle luci, ritenute troppo futuristiche, che di fatto ha messo in stand-by l’intero restauro. A confermarlo don Vito Barbaglio presidente della commissione dei lavori del Duomo. “Il Duomo è vuoto, chiuso, nessuno ci lavora più”, esordisce. Il motivo? “La sovrintendenza non ha approvato il progetto delle luci. Ne abbiamo già presentato un altro, sperando che non ci impieghino ancora quattro o cinque mesi per darci una risposta, perché se non si fa questo intervento anche gli altri sono fermi”.
A questo si aggiunge anche i ritardi dello scultore dei papi, Mario Toffetti. Già qualche mese fa don Barbaglio aveva sollevato la questione della mancanza di ispirazione delle scultore che di fatto rallenterebbe il restauro. Lo scultore, molto noto negli ambienti sacri per aver realizzato tante sculture a soggetto religioso, deve occuparsi del pavimento del presbiterio, della cattedra vescovile e dell’ambone. “Anche lui è in ritardo con i lavori. Due elementi che ci stanno bloccando tutto”, ribadisce il presidente della commissione Lavori.
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