Commercio, non solo la crisi,
ma anche la criminalità
mina il centro storico
Nelle foto, di repertorio, il centro di Crema
La crisi colpisce tutti e il commercio non è esente da questo. Anche in città le lamentele da parte dei commercianti, soprattutto del centro storico, si fanno sentire. Il saldo tra aperture e chiusure è negativo, il plateatico e l’intenzione dell’amministrazione, approvata da buona parte dei cittadini, di regolare l’uso degli spazi in piazza Duomo fa, come sempre, discutere. Ma a preoccupare ancora di più i commercianti è la criminalità, che in città, come ovunque, causa anche la stessa crisi, sembra essere in aumento. Ma com’è la situazione in città e quali azioni si possono mettere in campo per ‘curare’ il centro storico? Una analisi arriva da Berlino Tazza, presidente dell’Asvicom.
La crisi ha colpito tutti, negozi e esercizi commerciali compresi. Come va il settore a Crema? Quali sono le maggiori lamentele? E le possibili soluzioni?
La crisi generalizzata sta mordendo da troppo tempo anche il commercio cittadino tanto da determinare, nel corso del 2012, un trend negativo tra attività cessate (74) e attività aperte (54). Purtroppo dobbiamo testimoniare non solo un problema di “cassetto”. Nell’ultimo periodo, infatti, le preoccupazioni dei commercianti riguardano in modo particolare la sicurezza. Crema fino a qualche anno fa poteva definirsi un isola felice, i nostri commercianti e i cittadini cremaschi non conoscevano il fenomeno della delinquenza, delle rapine ai negozi, degli scippi e del pizzo. Ora i negozianti hanno imparato a loro spese a chiudersi dentro ed a aprire solo se riconoscono il cliente. Questa situazione è da risolvere come prioritaria da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine che hanno la responsabilità della sicurezza cittadina. Occorre un segnale che faccia capire che Crema non è terra di conquista da parte della criminalità. In secondo luogo, ma non ultimo, i commercianti si auspicano che le istituzioni cittadine li metta nelle migliori condizioni di operare. L’amministrazione dovrebbe attivarsi al fine di rendere attrattiva la città a potenziali visitatori, determinando eventi ed iniziative per una costante frequentazione della città.
Parliamo dal plateatico di piazza Duomo e dalla polemica sollevata per gli spazi, cosa ne pensate delle linee tenute dall’amministrazione?
L’amministrazione Comunale ha correttamente pensato di mettere mano ad un tema “il Plateatico di Piazza Duomo” che sente la necessità di essere codificato in un regolamento puntuale che tenga in considerazione i bisogni dei cittadini e degli operatori economici. Crediamo che per stendere le regole del plateatico, fatte salve le esigenze di viabilità dei mezzi di soccorso e le esigenze di fruibilità della piazza da parte dei cittadini, si debbano tenere in considerazione due fattori essenziali che abbiano come base la promozione della “Cultura dell’Accoglienza”. Il primo: un centro storico che, grazie alla presenza di pubblici esercizi, accolga e ristori visitatori nel salotto buono di Crema rendendolo un luogo vivace e frizzante. Il secondo: un piano urbano a tutto tondo che tratti temi come il piano parcheggi, mobilità, calendario eventi e sicurezza. Insomma siamo convinti che la città abbia bisogno di una seria e strategica pianificazione urbanistica di ampio respiro in materia di commercio concertata tra l’amministrazione e le associazioni di categoria che punti su una rinnovata qualificazione del centro storico quale luogo principe di aggregazione sociale e di vita commerciale.
Negli ultimi mesi avete organizzato eventi per attrarre gente, quanto ha inciso sugli incassi dei commercianti? E i saldi?
Negli ultimi mesi Asvicom ha realizzato due iniziative a cavallo con i momenti nevralgici del commercio cittadino: il Natale ed i Saldi Invernali. Con “Crema Città del Natale” ha garantito luminarie natalizie per la prima volta gratuite per i commercianti e 37 giorni di eventi e con “Alegria” un mese di iniziative per vivacizzare il centro storico per sostenere i Saldi Invernali. Entrambe le iniziative sono state promosse per attrarre visitatori in città e fornire maggiori opportunità di business ai nostri commercianti. Questi progetti hanno riscosso, a detta degli operatori, un enorme successo in termini di presenze e frequentazione della nostra città. E’ chiaro che per sostenere il commercio occorre realizzare con una grande frequenza iniziative per attrarre visitatori, iniziative non spot ma di ampio respiro in modo che si crei la convinzione nella gente che vale sempre la pena fare un salto a Crema perché c’è sempre qualche bella iniziativa in corso.
Si parla spesso di chiusure dei negozi, dei locali poco frequentati la sera, del centro che sta morendo. Com’è la situazione in città? E quali azioni possibili per contrastare questo fenomeno?
Lo scenario del commercio è talmente mutato nel tempo che ormai la competizione non è più solo tra piccoli negozianti ma soprattutto tra piccoli commercianti di vicinato e ora i Centri Commerciali, ora gli outlet se non addirittura intraprendenti centri urbani limitrofi. Asvicom da sempre è impegnata nel determinare per Crema una logica di regia assimilabile a quella dei centri commerciali o degli outlet sempre attenti a realizzare iniziative di richiamo di clientela distratta dai negozi delle vie del Centro. Le iniziative sopraelencate ne sono un esempio.
L’amministrazione ha reso noto di volere rendere piazza Duomo il salotto della città. Allo stesso tempo ha grandi progetti per quanto riguarda piazza Trento Trieste, ma quali azioni dovrebbe mettere in campo, nell’immediato, per incentivare il commercio e rilanciare il centro?
Se per il plateatico di Piazza Duomo occorre sostenere con forza la Cultura dell’Accoglienza mettendo i pubblici esercizi nelle migliori condizioni di operare, ci siamo già espressi, crediamo che i progetti in serbo per Piazza Trento e Trieste meritino una riflessione più profonda. Asvicom condivide la posizione di Giovanni Marotta, presidente della Fondazione San Domenico che ha espresso l’esigenza di un ampliamento della scuola Folcioni utilizzando lo spazio sovrastante il Mercato Austroungarico con impianti e ingresso a norma. Condividiamo anche l’idea di utilizzare il Mercato Austroungarico come foyer del teatro installandoci un’ attività redditizia e culturale, chiudendolo nei modi che saranno consentiti dalla Sovrintendenza. Più cauti saremmo nel considerare la riqualificazione della piazza che prevederebbe l’eliminazione dei parcheggi. Migliorare il volto del centro riqualificando monumenti e piazze va bene, ma non dobbiamo perdere la lucidità di consentire ai visitatori di accedere al centro dotando la città di parcheggi e servizi di mobilità.
Ormai è primavera, tra pochi mesi arriverà l’estate. Oltre al problema tanto dibattuto del plateatico, ritornerà anche quello della cosiddetta movida notturna. Come affrontare anche questo problema senza danneggiare ulteriormente il commercio e chi lavora?
Asvicom da anni ormai si fa promotrice della movida notturna promuovendo il servizio di Taxi the Night, il servizio taxi attivo dalle 20.00 alle 4.00 del mattino, volto ad incentivare l’accesso dei giovani ai locali della città e al contempo a garantire la loro sicurezza. Crema è nota alle città limitrofe come centro di aggregazione giovanile serale. Il servizio Taxi the night sappiamo essere invidiato da molte realtà limitrofe. L’associazione continuerà a spendersi affinchè questa caratteristica possa essere preservata.
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