San Domenico, Galvano:
“Dalle minoranze molto
rumore per nulla”
“Ancora tanto rumore per nulla”. Prende a prestito il titolo (quasi) di un noto scritto di Shakespeare, il consigliere del Pd, Gigi Galvano per rispondere a tono alle polemiche sollevate dalle opposizioni in merito alla nomina del direttore artistico del San Domenico.
“Ormai l’opposizione non sa più dove orientare le propruie sfuriate, si attacca a tutto, seguendo gli umori del consigliere Agazzi, ormai infastidito da tutto e tutti. Nel mirino questa volta è finito un consigliere del CdA del San Domenico, che viene attribuito (non si sa in forza di quale assioma) al Partito Democratico.
Come gruppo consigliare del Pd, insieme a tutta la maggioranza, abbiamo sostenuto la candidatura di Elisa Marinoni e di Franco Gallo. Le minoranze si erano fatte “in quattro” per non trovare una condivisione tra loro. Questo non significa che i due nomi proposti fossero del Pd. E’ una logica che appartiene al centrodestra e, per questo, è possibile che non la comprendano fino in fondo”, incalza Galvano, ricordando che le nomine sono state sostenute non per appartenenza, ma per competenza.
Galvano specifica che allo stesso modo il partito a cui fa capo non cerca certo di indirizzare o influenzare le scelte del cda del teatro. “Questo non significa lavarsene le mani. Al contrario un maggiore rapporto, positivo, tra il consiglio comunale e i tre nominati sarebbe senz’altro auspicabile e stiamo cercando di far crescere momenti di contatto e di riflessione”.
Il Partito Democratico rinnova comunque la fiducia sia al presidente Giovanni Marotta che al cda, mettendo il luce un fatto che ritiene fondamentale: la scelta di non nominare più Coffetti come consulente ma come direttore artistico. “Per tanto il tentativo dell’opposizione è di oscurare il reale pregio di un’operazione tanto importante per il nostro teatro, cercando di orientare maldestramente i riflettori su rapporti clienterali e mancancaza di trasparenza quanto mai “campati per aria”. Da questo centrodestra nessuno ha da imparare”, conclude Galvano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA