Ambiente

Patto dei sindaci,
il Pdl attacca:
“Schiavini sapeva”

Nella foto di repertorio, Laura Zanibelli, con Simone Beretta

Non ci sta il Pdl, partito forte dell’ex amministrazione Bruttomesso, a prendersi la colpa per l’esclusione dal “Patto dei sindaci” e rispedisce ai mittenti: l’assessore Giorgio Schiavini e il consigliere Livia Severgnini le accuse. “Prima di criticare – esordisce Laura Zanibelli, capogruppo Pdl in consiglio comunale – è meglio conoscere.  Dire che la passata amministrazione non ha fatto nulla in materia di sostenibilità per la città di Crema, prima e dopo l’adesione al Patto dei sindaci per un’energia sostenibile, dimostra non solo di non conoscere ma anche di cercare solo, inutilmente, di difendersi senza assumersi le responsabilità”, afferma elencando una serie di interventi che l’ex amministrazione avrebbe messo in campo in tema di sostenibilità. Dall’ampliamento dell’isola pedonale in centro storico, al progetto “il sole a scuola”, all’installazione di impianti fotovoltaici su scuole e palestre. E ancora il teleriscaldamento, l’illuminazione a Led sulla ciclabile della Gronda nord, diverse ciclabili per favorire la mobilità sostenibile, la messa al bando in anticipo delle borse di plastica per la spesa, l’acquisto di auto a metano, sostegno e convegni sul tema delle energie rinnovabili.

“Se è vero che non abbiamo tradotto tutte queste progettualità in un Piano di azione entro il gennaio 2012, l’assessore Schiavini non può far finta di non sapere, perché ne aveva ricevuto comunicazione, né tacere che era stata accordata una proroga: sarebbe stato possibile comunicare anche solo una parte delle azioni già attuate nel 2012 dalla precedente amministrazione, in attesa di definire un proprio piano, senza così rimanere tagliati fuori dal Patto.

D’altro canto, dato che la delibera di adesione era stata votata all’unanimità dal precedente consiglio comunale, di cui faceva parte l’attuale sindaco, allora capogruppo all’opposizione,  perché  non ci aveva mai sollecitato, come invece ben faceva il consigliere Ardigò, mostrando così chi ha il reale interesse al tema, non solo per ragioni “elettorali”?”, conclude Zanibelli.

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