Lettere

Tribunale, Agazzi:
“Il Pd ne salva sei,
ma non Crema”

da Antonio Agazzi

Il Partito Democratico non finisce di sorprendermi negativamente rispetto al tema della salvaguardia del Tribunale e della Procura della Repubblica di Crema.

Insieme al Presidente dell’Ordine degli Avvocati Ermete Aiello denunciai, da subito, la chiara responsabilità del PD – e del Suo Parlamentare cremonese On.le Luciano Pizzetti – in merito alla gestione della vicenda relativa alla soppressione appunto di Tribunale e Procura di Crema.

Evidenziai come in Commissione Giustizia al Senato il PD si fosse astenuto, mentre in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati – con un On.le Pizzetti attivamente impegnato in direzione contraria agli interessi di Crema e del Cremasco – avesse votato contro il Loro mantenimento in attività.

L’On.le Pizzetti mi fece notare – in tutta risposta – che il Regolamento del Senato equipara l’astensione al voto contrario, quasi a dire…non è che la Senatrice Cinzia Fontana li abbia difesi meglio di me…

Sottolineai la condotta assolutamente rinunciataria del Sindaco Stefania Bonaldi, se possibile ancora più riprovevole rispetto a quella di Pizzetti – che, da cremonese, ha tutelato il Capoluogo di Provincia -, attendendoci tutti da Lei – in quanto Sindaco di Crema – una convinta difesa degli interessi della città e del territorio cremasco; difesa che è mancata fin dall’inizio di tutta la vicenda, durante il Consiglio Comunale che approvava un ordine del giorno teso a proseguire nella battaglia per salvaguardare la permanenza di Tribunale e Procura in città e persino dopo la deliberazione consiliare.

Tuttavia, non mi sarei mai aspettato di dover apprendere che il PD – nel proprio programma elettorale nazionale, alla voce Giustizia – arrivasse a impegnare, nero su bianco, il proprio eventuale Governo ad adottare un DL correttivo “…che escluda…dall’elenco degli Uffici di Tribunale e Procura della Repubblica soppressi quelli di Pinerolo, Bassano del Grappa, Chiavari, Lucera, Rossano Calabro e Urbino…”.

Viene spontaneo chiedersi: per quali ragioni, in base a quali oggettivi criteri quelle sedi meritano – secondo il PD – di essere preservate e Crema no? Forse per ragioni clientelari? In ossequio a qualche potentato locale? Si tratta di un ripescaggio così plateale, in quanto dettagliatamente inserito nel programma nazionale del Partito Democratico, che risulta impossibile non chiedere conto a Pizzetti e Fontana, uscenti e ricandidati, del perchè non abbiano preteso e ottenuto lo stesso trattamento per Crema. Il nostro territorio è l’unico o tra i pochi a doversi fare carico di un atteggiamento di responsabilità nei confronti della condizione complessiva del Paese? Gli unici Parlamentari idealisti del PD sono quelli della Provincia di Cremona?

Si è molto polemizzato, anche a ragione, in merito ai candidati paracadutati sul nostro territorio a scapito di rappresentanze locali, ma è meno grave avere rappresentanze locali che rinunciano a tutelare il territorio che Le esprime?

Antonio Agazzi

Consigliere comunale ‘Servire il cittadino’

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