Cronaca

Ciclabili e scuola,
le priorità dei residenti
di Castelnuovo

I cittadini chiedono, la giunta risponde. Residenti di Castelnuovo ed esecutivo di Stefania Bonaldi in piena sintonia: le priorità di quartiere e amministrazione coincidono e sono scuole e sicurezza per i ciclisti. Piste ciclabili più sicure nel quartiere, a partire dal tratto che collega via Libero Comune al Marzale e alla rotatoria nei pressi della Sma, che per i cittadini non è né sicura né fruibile. “E’ senza transenne, troppo stretta e disposta su due lati. Meglio una ciclabile allargata su un lato solo. Permetterebbe di collegare una zona di scuola e servizi, con il quartiere”, hanno suggerito gli abitanti.

“ Tra le priorità di questa giunta – ha detto il sindaco – c’è proprio l’intenzione di prolungare i tratti delle ciclabili o mettere in sicurezza quelli esistenti. Non a caso  le risorse, seppur limitate, recuperate dall’assestamento di bilancio sono state investite recentemente per finanziare il tratto ciclabile che collega Crema a Vergonzana e Izano” Altre segnalazioni: via Dosso Moroni, via Isonzo, via Enrico Martini sono tre vie a senso unico entrando da via Cremona. “I ciclisti che tuttavia devono uscire da queste vie si trovano a percorrerle in contromano con i conseguenti pericoli, soprattutto per i bambini”. Chiesto un rimedio anche per lo stabile all’angolo tra via Cadorna e via Cremona che da anno è coperto da una impalcatura ormai pericolante e pericolosa per i pedoni che transitano sul marciapiede completamente rovinato.

E’ toccato poi alla portavoce dei genitori della scuola elementare di Castelnuovo illustrare alla giunta le proprie esigenze o meglio le esigenze di spazi più adeguati per i bambini disabili, presenti in alta percentuale nell’istituto. La richiesta è stata quella di studiare la possibilità di sistemare una sala che secondo i genitori ha spazi adeguati. “Anche in questo caso – ha riferito il sindaco – le richieste si allineano a quelle che sono le nostre priorità. Studieremo la fattibilità della domanda. Ma sull’ edilizia scolastica la  nostra giunta ha   già investito risorse e continueremo ad investirne. Un Paese che non investe e trascura i luoghi di educazione e di istruzione dei propri figli non può dirsi un Paese civile”.  Richiesta poi di restituire alla città e soprattutto al quartiere l’area occupata  dal centro Manutentorio dell’Anas. “Sembra che il capodipartimento dell’Anas fosse disponibile alla dismissione”,  ha affermato un residente. Con una contropartita minima all’Anas, è la proposta, si potrebbe recuperare un’area di servizio pubblico, magari  destinata a parcheggi per chi frequenta il centro sportivo.

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