L’ala riformista del Pdl
si schiera con Malvezzi:
“Non abbiamo un nostro
candidato, scegliamo lui”
Carlo Malvezzi con i sostenitori cremaschi.
L’ala riformatrice del Pdl, quella che aveva espresso al congresso il vicecoordinatore Fabio Bertusi, quella rimasta a bocca asciutta dopo le scelte dei candidati, si schiera con Carlo Malvezzi. Nel tardo pomeriggio, un aperitivo, al quale ha preso parte, dopo un incontro con la Libera Associazione Artigiani, anche il candidato al consiglio regionale. Un aperitivo per presentare i sostenitori cremaschi e non. A partire da Gabriele Gallina, vicesindaco di Soncino, papabile per la candidatura, sostenuto da questa area cosiddetta riformista, che si è visto “sfilare” il posto. Gli sono stati preferiti altri tre candidati, due dei quali, Mino Jotta e lo stesso Malvezzi appartenenti all’area conservatrice, quella che fa capo a Simone Beretta, Gianni Rossini, Massimiliano Salini e che ha espresso il coordinatore Luca Rossi. E da una terza candidata, Silvana Lissandrello, scelta dopo il no di Cesira Bassanetti, che non fa paura a nessuno, tanto che anche i sostenitori di Malvezzi hanno più volte parlato di due candidati, non tre.
Ci sono, oltre a Gallina, Opimio Chironi, Melina Palaia di Pandino, Giacomo Gorlani di Ticengo, Alberto Sisti di Castelvisconti, Marianna Patrini di Rivolta d’Adda, Bruno Paggi di Camisano, Igor Minerva di Vaiano Cremasco, Paolo Doldi di Castelleone e Maurizio Gargioni di Offanengo. In pratica un terzo del coordinamento provinciale del Pdl, già diviso prima delle candidature e uscito smembrato dopo le scelte da parte del coordinatore regionale, Mario Mantovani, che ha preferito i candidati dell’ala conservatrice a quella che “fa capo” a Gallina.
Una scelta che aveva scatenato parte dell’ala riformista e nella bufera ci era finito il vicecoordinatore Bertusi per non essere stato in grado, o non aver in fondo voluto, portare a casa la candidatura desiderata, cioè quella di Gallina. Tanto che Minerva all’indomani delle scelte dei candidati le aveva definite “una lista porcellum”. Stesso pensiero per Gargioni che aveva definito la gestione di Bertusi poco trasparente, e per Paggi che aveva dichiarato: “Bertusi sulle candidature non è stato all’altezza”.
“Dopo la scelta delle candidature, quella di Malvezzi ci è sembrata quella che maggiormente incarna la nostra prospettiva di rinnovamento. Non abbiamo un candidato che ci rappresenta, ci aspettavamo di avere una nostra candidatura, ma così non è stato e per questo di fronte a due possibilità: quella di non appoggiare nessuno e quella di trovare qualcuno per fare rinnovamento, abbiamo optato per la seconda”, ha spiegato Gallina.
“Sono un gruppo di amici con i quali condivido la passione per la politica e con i quali ora ci siamo ritrovati per un percorso comune che significa maggiore coinvolgimento della base, lavoro insieme e per il territorio”, ha specificato Malvezzi.
Malvezzi e il suo comitato incontreranno lunedì sera alcuni artigiani cremaschi. La campagna elettorale del Pdl e all’interno del Pdl è partita. Ora bisognerà attendere l’esito delle urne per capire chi tra Jotta e Malvezzi la spunterà nel Cremasco.
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