Politica

Priorità per il territorio,
il sindaco Bonaldi scrive
a tutti i candidati

Mobilità, ampliamento della Paullese e ponte di Spino d’Adda, linee ferroviarie, aziende ed eccellenze del territorio, caserme e tribunale. Questi alcuni dei temi che stanno a cuore al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, che ha indirizzato una lettera a tutti i candidati del territorio, per Camera, Senato e Regione, chiedendo attenzione al Cremasco e mettendo sul piatto una serie di priorità. Ecco la lettera del sindaco Bonaldi:

Il Comune di Crema per dimensioni, ragioni storiche, economiche e sociali,  costituisce il perno intorno a cui il territorio cremasco si è sviluppato, per questa ragione, in quanto sindaco del Comune più grande, voglio rivolgermi a tutti coloro che si presentano candidati alle prossime Elezioni Politiche e Regionali

I rappresentanti del nostro territorio presso le istituzioni nazionali e regionali, quale che sia lo schieramento che li esprime, saranno chiamati come mai era accaduto in passato a proteggere le certezze dei nostri cittadini, messe a  repentaglio dalla crisi senza precedenti che stiamo attraversando, e sarà importante che chiunque risulti eletto concentri i  propri sforzi e  la propria azione  sui cespiti suscettibili di incrementare l’offerta di lavoro nel nostro territorio.

Il lavoro, o meglio la sua mancanza,  è infatti la  prima emergenza del cremasco, che vorremmo vedere rinforzato attraverso azioni ed iniziative, portate avanti in modo coeso ed unito per incrementare le opportunità per il nostro territorio, con alcune comuni attenzioni.

E’ necessario prestare particolare cura alle  infrastrutture viarie e al sistema dei trasporti rendendo partecipe il nostro territorio alle  opportunità  fornite dalla Bre-Be-Mi; sollecitando il completamento dei lavori dell’ex-Paullese  (in particolare il ponte sull’Adda); mettendo a tema la questione del  trasporto  su ferro, che vede il cremasco fanalino di coda nei collegamenti per Milano via Treviglio e mortificati i nostri pendolari; supportando tutte le formule che incentivino interventi in favore della mobilità sostenibile.

Chiedo particolare attenzione alla nostra “identità territoriale” mediante supporto ad azioni coordinate che possano avvicinare gli investitori, soprattutto nei principali ambiti di interesse locale (meccanica, cosmesi, agroalimentare, lattierocasearia), ma anche verso nuovi comparti, come le energie alternative e rinnovabili.

La medesima attenzione chiedo per i nostri  presidi territoriali,  in particolare per le  caserme e la  sede del tribunale, servizi importanti e strategici, perché rivolti ai 150 mila cittadini di tutto il comprensorio, distribuiti in 48 comuni. Compatibilmente coi necessari interventi di razionalizzazione e di riordino nel settore pubblico, non si può pensare che il mantenimento di tali servizi debba essere esclusivo appannaggio dei Comuni e in tal senso chiediamo di essere affiancati e supportati dai nostri prossimi rappresentanti nell’assise regionale e nazionale.

Ancora, abbiamo bisogno di proseguire gli sforzi per la valorizzazione e il radicamento del  polo di Informatica  a Crema, la sua interconnessione con il tessuto locale e il supporto a tutte le azioni attinenti  l’agenda digitale (fibra ottica, reti wireless e smart cities), così determinanti per lo sviluppo e l’attrattività di un territorio, ma che pure necessitano di risorse dedicate e iniziative coordinate.

Infine, esistono alcune azioni più generali, che non hanno risvolti locali, ma non per questo meno necessarie e stringenti. E’ necessaria una modulazione del patto di stabilità,  che oggi di fatto cancella il terreno d’azione degli Enti Locali e ne mortifica gli sforzi, limitando fortemente i servizi erogati alla cittadinanza, impedendo la realizzazione di opere pubbliche e riducendo fortemente anche gli interventi di semplice manutenzione ordinaria, così come quelli, vitali, di edilizia scolastica. Un paese che non si fa carico delle condizioni delle scuole in cui i nostri figli crescono non è un paese civile.

Dobbiamo poi perseguire uno  sviluppo urbanistico sostenibile, e sarà importante mantenere gli incentivi a favore di tutti quegli interventi edilizi con minore impatto ambientale nonché quelli atti a promuovere riqualificazioni abitative secondo principi di sostenibilità. Azioni che abbiamo verificato potere fare da volano anche sul versante economico e d’impresa nel rispetto dell’ambiente.

Infine, sempre sul versante di azioni che favoriscano l’occupazione e il lavoro, sentiamo urgente bisogno di un allentamento della pressione fiscale nazionale e di norme di semplificazione, in particolare necessita di una revisione immediata il modello della TARES, affinché sia in grado di rappresentare fedelmente la reale produzione di rifiuti di famiglie e categorie economiche e risponda con maggiore coerenza al principio comunitario “chi inquina paghi”.

Nella consapevolezza dunque che sono molti i cespiti sui quali sono possibili azioni coordinate e comuni dell’Ente Locale e dei rappresentanti territoriali chiedo sin d’ora una attenzione e un impegno volti esclusivamente a incrementare le opportunità per il territorio che amiamo.

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