“Patto di stabilità, abolitelo”
I sindaci lo chiedono
ai candidati
Abolire entro giugno 2013 il patto di stabilità che strangola i comuni, dal primo gennaio anche quelli piccoli. E’ questo in sintesi il contenuto del manifesto dei sindaci illustrato dal sindaco di Casaletto Ceredano, Aldo Casorati e dal presidente della Consulta dei sindaci, Gianpietro Denti ai candidati locali alla Camera, Senato e Regione. Presenti da Agostino Alloni consigliere regionale uscente, i parlamentari Cinzia Fontana e Luciano Pizzetti, oltre ai candidati alla Regione Ivana Cavazzini (Pd), Mino Jotta (Pdl), Carlo Malvezzi (Pdl), Federico Lena (Lega Nord), e alla Camera Gianni Rossoni (Pdl), Franco Bordo (Sel). In pratica buona parte dei candidati cremaschi, che hanno ascoltato la ventina di sindaci cremaschi presenti in sala per chiedere un impegno una volta eletti. I sindaci hanno presentato il manifesto già diffuso che in sintesi oltre a chiedere l’abolizione del patto di stabilità prima del 30 giugno, giorno ultimo per l’approvazione del bilancio,Incentivare, in modo particolare, gli interventi volti al miglioramento e al risparmio energetico degli immobili di proprietà comunale, premiare i comuni virtuosi che hanno fatto investimenti, mantenendo a livelli bassi la spesa corrente. Tutto per favorire la ripresa economica. Inoltre i sindaci hanno chiesto garanzie sui fondi per mantenere i servizi essenziali alla cittadinanza. Infine i sindaci vorrebbero una revisione del regolamento disciplinante il sistema di controlli interni e del piano di prevenzione corruzione, rimodulandoli a misura dei piccoli comuni, modificare la legge per la composizione dei Consigli comunali, riportandoli a un numero più equo. Infine chiedono una revisione della legge sulle aggregazioni dei comuni.
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