Spettacolo

“Un tram che si chiama
desiderio” il pluripremiato
spettacolo al San Domenico

Considerata una delle figure di spicco del Teatro Italiano, Antonio Latella firma l’originale regia del testo più celebre del drammaturgo Tennessee Williams, Un tram che si chiama desiderio, in scena al Teatro San Domenico martedi 29 gennaio alle 21. Sulla scena una imperdibile Laura Marinoni nel ruolo della protagonista Blanche e Vinicio Marchioni che sarà Stanley, ruolo interpretato da Marlon Brando nel famoso film di Elia Kazan.

Un Tram che si chiama desiderio ha vinto Premio Ubu e Premio Hystrio alla regia ad Antonio Latella,Premio Hystrio all’interpretazione e Premio Le Maschere del Teatro come miglior attrice protagonista a Laura Marinoni, Premio Ubu e Premio Le Maschere del Teatro come miglior attrice non protagonista a Elisabetta Valgoi per questo allestimento che sin dal debutto ha riscosso un caloroso successo di pubblico e critica.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro con prezzi che variano da 32 euro, 30, 22 o 20 euro (12 euro ridotto).

La vicenda di Un tram che si chiama desiderio è sicuramente nota al grande pubblico grazie alla trasposizione cinematografica diretta da Elia Kazan nel 1947, che vedeva protagonista un indimenticabile Marlon Brando. Ambientata nella New Orleans degli anni 40, ha per protagonisti Stanley e Stella, una coppia il cui equilibrio viene messo a rischio dalla sorella di lei. Stanley, un rude polacco dai modi burberi giunto a New Orleans da qualche anno, è un uomo di grande forza che è travolto da una passione carnale per la moglie Stella. A turbare questo equilibrio giunge la sorella di Stella, Blanche, una donna dai molti lati oscuri che pian piano andrà svelando, fino a che, alla fine della vicenda, giunge alla pazzia e viene ricoverata in manicomio, mentre la coppia, la cui pace familiare sembra allietata dalla nascita di un bambino, sembra arrivare ad un punto di rottura per l’incapacità di Stella di accettare il destino della sorella, il cui crollo è dovuto in larga parte alle forti pressioni esercitate su di lei da Stanley.

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