Scandalo rimborsi
in Regione, Rossoni
è tra gli indagati
Nella foto, Rossoni con Formigoni
C’è anche Gianni Rossoni tra gli indagati per peculato per le spese pazze dei gruppi consiliari in Regione Lombardia. A Rossoni, 21 anni al Pirellone, verrebbe contestata la spesa per una cena da 45 coperti, e il conseguente conto di 1800 euro del 27 novembre 2009 al ristorante Violino di piazza Duomo a Cremona, rimborsato con le spese del gruppo regionale del Pdl. Ma nell’elenco potrebbero esserci anche altri cremonesi. L’ipotesi di reato è quella di peculato – utilizzo di beni o soldi pubblici per trarre vantaggi – e riguarda 37 consiglieri regionali del Pdl e di Lega nell’inchiesta condotta dalla procura di Milano. Gli ultimi indagati – consiglieri o ex consiglieri regionali – si vanno ad aggiungere ai 22 che nei giorni scorsi avevano ricevuto l’invito a comparire. Anche ai nuovi indagati verrà notificato nelle prossime ore un invito a presentarsi in procura per essere sentiti dai pubblici ministeri. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e condotta dalla Gdf milanese. Ventidue consiglieri sono del Pdl e quindici della Lega Nord: tra essi c’è anche la leghista Rosi Mauro, attuale vice presidente del Senato, eletta in Regione nel 2005 e rimasta fino al 2008 per il nuovo incarico a Palazzo Madama.
Interpellato, l’ex vicepresidente della Giunta Lombarda, Gianni Rossoni, si è detto sorpreso dalla notizia che riguarda una cena di tre anni prima, sicuramente di carattere istituzionale. Ha poi aggiunto di essere tranquillo perchè ha sempre agito con correttezza attendendo con fiducia di essere ascoltato dai magistrati.
“Quello che sta succedendo in Regione Lombardia è impressionante. Auspichiamo, come sempre, che la magistratura faccia al più presto chiarezza anche su questa vicenda. Quella che si chiude è certamente una legislatura da dimenticare. Voltare pagina è assolutamente necessario”. Così il capogruppo del Pd in Regione Luca Gaffuri commenta la notizia dei nuovi indagati nelle file di Pdl e Lega per la vicenda dei rimborsi.
“Leggo che il numero dei consiglieri indagati – dichiara il capogruppo del Pdl in Regione Lombardia Paolo Valentini – sale a 62. Colleghi dell’opposizione, il destino mi sembra ormai ineludibile: chiunque abbia richiesto anche solo un euro di rimborso in Regione Lombardia negli ultimi 5 anni, verrà indagato. Rinnovo pertanto l’invito a rispettare la par condicio e a rendere pubblici, prima delle elezioni, gli scontrini che vi riguardano e non soltanto i dati aggregati e anonimi che troviamo sui vostri siti”.
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