Cronaca

Il vescovo alla Ancorotti Cosmetics
Dall’azienda 6mila euro
per Caritas e diocesi

Auguri di Natale dal vescovo monsignor Oscar Cantoni per i dipendenti di Ancorotti Cosmetics. L’occasione della visita, la consegna da parte di Renato Ancorotti, patron dell’azienda, del suo contributo per il fondo solidale della Caritas per le famiglie bisognose, e di un contributo per la diocesi. Con il vescovo don Francesco Gipponi responsabile della Caritas diocesana. Ad accogliere il vescovo Cantoni anche il sindaco Stefania Bonaldi e l’assessore provinciale al Lavoro, Paola Orini, insieme a tutti i dipendenti dell’azienda. E proprio la giovane età dei dipendenti ha stupito il vescovo che ha illustrato la difficoltà del momento per moltissime famiglie colpite dalla crisi, ricordando ai giovani lavoratori la fortuna che oggi ha chi ha un impiego.

«Venendo qui immaginavo di incontrare gente più avanti negli anni, invece qui c’è freschezza. Il periodo è difficile, tante aziende chiudono, voi siete privilegiati. Ma per questo, riporto una frase che ho usato nel mio messaggio di Natale: “Chi può dia, chi non può riceva”, perchè non si possono lasciare persone in difficoltà, in quanto siamo tutti fratelli», ha detto il vescovo, al quale ha fatto eco il sindaco Bonaldi.

«E’ la prima volta che da sindaco visito un’azienda, e mi riprometto di visitarne altre. E in questo periodo di crisi questa azienda non solo dà lavoro, ma si è messa a disposizione per riassorbire personale della cooperativa L’Alternativa, che è in difficoltà», ha detto il primo cittadino.

Ad incitare altre aziende a seguire l’esempio di Ancorotti è stata l’assessore Orini: «Ultimamente non sono più l’assessore al lavoro ma alla crisi: il Cremasco non è stato risparmiato, ma anche qui ci sono tanti giovani che il lavoro non lo cercano più. Spero che questa prima donazione e l’assunzione dei dipendenti de L’Alternativa, crei una catena virtuosa nel territorio, e che l’esempio venga seguito da altri».

Un gesto che alla base per Ancorotti ha due parole: competitività e solidarietà. «La crisi è profonda e tanti sono in difficoltà, quindi a fianco della competitività, che per noi significa anche creare nuovi posti di lavoro, ci deve essere la solidarietà. Non intendiamo fare carità, ma una donazione in questo periodo di difficoltà, un supplemento per l’emergenza».

Ancorotti ha donato 5mila euro alla Caritas e mille alla diocesi.

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