Santo Stefano: strade pericolose,
i cittadini vogliono
una nuova viabilità
E’ la viabilità, con tutti i problemi annessi, a tenere banco nell ’incontro della giunta con gli abitanti di Santo Stefano, unico quartiere dotato di un comitato che ha fatto pervenire alla giunta per iscritto una serie di problematiche.
LA VIABILITA’ E L’APERTURA DEL SOTTOPASSO
Ad assillare i residenti la situazione di via Del Fante sotto accusa per le buche, la pericolosità dell’incrocio di via Picco, e la mancanza di illuminazione. «A breve il problema dell’illuminazione sarà risolto. Grazie alle risorse recuperate dall’assestamento di bilancio, l’illuminazione della via sarà potenziata entro fine anno e verranno sostituite le fonti di illuminazione dei punti luce esistenti. Sulla notevole quantità di buche riscontrate, che creano notevoli disagi ai pedoni o a coloro che percorrono la via in bici, invece, ci impegniamo ad intervenire al più presto». Proprio in questi giorni in via Picco sarà realizzata una ciclopedonale con un ponticello pedonale per attraversare la roggia.
Circa la riqualificazione della via con allargamento della strada e messa in sicurezza, è stato l’assessore alla Viabilità Giorgio Schiavini a fornire spiegazioni: «Non sono previste, attualmente, opere di riqualificazione della via in quanto tutto il tratto circostante il sottopasso, di prossima apertura, è allo studio dei tecnici per capire come si distribuirà il flusso veicolare. Solo dopo avere verificato l’incidenza dei flussi nelle varie vie, all’apertura del sottopasso, potremo programmare interventi di riqualificazione. In ogni caso non caleremo alcuna soluzione dall’alto. Eventuali interventi riguardanti via Del Fante terranno in considerazione proposte e suggerimenti, compatibilmente con la loro fattibilità, che arrivano da chi vive la zona e i suoi problemi”. Oltre a via Del Fante, tante sono le richieste dei residenti per migliorare la viabilità della zona: ritorno al doppio senso di marcia o inversione senso unico di via Ragazzi del ’99; messa in sicurezza dell’incrocio tra via Crocicchio e Caravaggio; richiesta di posizionamento di dissuasori di velocità all’ingresso del quartiere in via Brunelli.
LA GRONDA NORD
Altro tema caro ai residenti: i progetti in merito al completamento della cosiddetta Gronda Nord. “Il progetto di collegamento della zona con la Gronda Nord, – afferma l’assessore Schiavini – comporta investimenti ed interventi così onerosi da non voler indurre false speranze. Il piano delle opere pubbliche ha un valore di due milioni di euro che peraltro potremo investire solo a fronte di un alienazione di patrimonio pubblico. Una strada che non escludiamo a priori ma di cui riconosciamo apertamente la difficoltà”.
CARENZA DI PARCHEGGI
Altro punto dolente della zona: la mancanza di parcheggi; in particolare nell’area antistante la chiesa e la piazza. Attualmente, dicono gli abitanti, quelli esistenti vengono occupati, dalle 19 in poi, da chi frequenta la scuola serale popolare come da coloro che si allenano nel campo sportivo adiacente. «L’area di fianco alla chiesa è considerata edificabile – spiega l’assessore ai lavori Pubblici Fabio Bergamaschi – con tanto di quota spettante al comune per i servizi. Il problema vero, attualmente, è quello della crisi del settore edilizio che non vede alcuno interessato ad edificare in quella zona».
L’AMBULATORIO MEDICO
Molto richiesta dai residenti, l’apertura di un ambulatorio medico per il quale l’amministrazione si sta già muovendo, senza però avere risposte: “Siamo consapevoli della necessità di un presidio medico in zona – ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi – tanto da esserci attivati nello scrivere a tutti i giovani medici, che non avevano raggiunto il numero massimo dei mutuabili, per mettere a disposizione un locale del Comune senza alcun costo di affitto per il medico. Nessuno ha risposto. Da parte del comune c’è la disponibilità di farsi carico, attraverso forme convenzionali, di eventuali canoni di affitto, il punto è la latitanza dei medici di base. Abbiamo investito del problema anche il direttore generale dell’Asl che ha promesso un interessamento, precisando che l’Asl tuttavia non può imporre alcunché ai medici. In ogni caso, non demordiamo dalla ricerca di ogni soluzione che preveda la presenza di un presidio medico in zona”
IL VIGILE DI QUARTIERE
Per maggiore sicurezza i residenti vorrebbero che venisse assegnato anche a Santo Stefano un vigile di quartiere. “La richiesta di un vigile – ha concluso il sindaco – è una costante di tutte le zone. Comprendiamo le ragioni e stiamo partendo con una sperimentazione ad Ombriano, Sabbioni, San Bernardino e Santa Maria. Un figura che può interagire con gli abitanti e fare da deterrente laddove si insidia quella microcriminalità che miete tante vittime. Vedremo in futuro dove e come migliorare. Nel frattempo riporterò le vostre esigenze e preoccupazioni al tavolo delle forze dell’ordine con cui l’amministrazione interloquisce per garantire maggior sicurezza in città.”