Politica

Consiglio provinciale,
sull’acqua non c’è
la maggioranza

Consiglio provinciale sull’acqua. Approvata (con 17 voti favorevoli) la mozione della Lega che impegna il presidente della Provincia Salini a farsi promotore presso il Cda Ato per modificare il Piano d’Ambito in favore della gestione del servizio idrico cremonese attraverso la società in house (pubblica). La maggioranza, dunque, si sfalda sulla questione del servizio idrico. Votano a favore Lega, Pd, Rifondazione, Idv. Astenuta Udc. Non partecipa al voto il Pdl dopo che il Carroccio ha rispedito al mittente i suoi emendamenti ‘distensivi’.

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Magnoli (Pd) e Bossi (Lega) in consiglio

Una votazione che rischia di pregiudicare la tenuta del governo in Provincia, alla luce del discorso del presidente Salini che – nel suo discorso – cita ‘Il buono, il brutto e il cattivo’ di Sergio Leone: “Il brutto vuole fare morire di sete il bello (che è anche il buono), poi si accorge che conosce il segreto, sa dove sono nascosti i soldi. Allora non può farlo morire. E il buono dice: ‘Adesso sono tranquillo, il mio miglior nemico veglia su di me’ – dice Salini – Il problema di oggi non è l’incoerenza della Lega, ma la sua coerenza. La Lega lo dice ovunque e da sempre che è per l’acqua pubblica, solo a Cremona si era trovato una soluzione alternativa. La vera domanda è: possiamo governare insieme se la Lega ha un parere diverso da noi? La risposta può essere positiva visto che i consiglieri di Pdl e Lega hanno espresso che non è obbligatorio essere d’accordo sull’acqua per governare insieme. Su questo tema siamo ancora ai primi passi. La domanda deve essere rivolta al Pdl. Io non sono da solo. E ritengo che il programma di governo debba essere solido: c’è il rischio su questa partita di disorientare i cittadini. Sono convinto che per la fase economica attuale la soluzione ‘in house’ non sia praticabile. Sono i cittadini che si devono riconoscere nella maggioranza, non siamo noi che ci dobbiamo mettere d’accordo”.

LA DISCUSSIONE

“La gestione del servizio idrico – espone Mazzocco (capogruppo Lega) – deve essere affidata agli enti locali in modo diretto. Intendiamo presentare la mozione di oggi sulla società in house senza togliere la fiducia a questa maggioranza. E’ fisiologico, infatti, che ci siano pensieri diversi su varie questioni’. ‘Ci rivolgiamo a tutti i soggetti politici – chiude – Invitiamo in nome dell’acqua pubblica tutti voi a votare la nostra mozione’.

“Tutti hanno fatto degli errori – dice Trespidi (Udc), presentando il suo ordine del giorno incidentale – Ho presentato questo odg perché abbiamo ancora l’occasione di rimettere in piedi il percorso ottimale previsto dalla legge, finito a dicembre 2011 all’assemblea dei sindaci che non hanno potuto votare per assenza del numero legale. Ora, prima che il consiglio si pronunci, credo sia opportuno portare il piano d’ambito che arriverà dalla Regione all’attenzione dei sindaci per il voto, prima del sì o del no da parte del consiglio. Per quanto riguarda la mozione della Lega, la condivido non nelle premesse, ma nel dispositivo sì. Il voto di oggi comunque non pregiudica nessun percorso, è un indirizzo politico. La vera questione resta il voto dei sindaci e del consiglio sul piano d’ambito”.

Mozione anche dal Pd. “Dov’era la Lega in questi due anni e mezzo? – chiede Virgilio (capogruppo Pd), esponendo la mozione del Pd – Prima e dopo il referendum non l’abbiamo mai vista. Detto questo, con la nostra mozione vogliamo impegnare la Giunta ad avviare una gestione interamente pubblica e a costruire un appuntamento di Stati generali dell’acqua anche all’interno della conferenza dei sindaci per superare il clima che si è creato sulla questione”.

A seguire la lettera del presidente dell’assemblea dei sindaci Leni e di 37 sindaci (non ci sono Cremona, Pizzighettone e Soresina) a sostegno della società mista e della decisione del Cda dell’Ato.

“Presidente, faccia saltare tutto – provoca Araldi – Ponga la questione seriamente, da presidente della provincia. L’acqua ritorni veramente ai Comuni”.

“Oggi si assuma una posizione chiara – dice Biondi – che comporterà azione politiche conseguenti”. “Il soggetto unico dispone delle caratteristiche per essere parte pubblica della società mista – dichiara Rossi (capogruppo Pdl) – Noi non partecipiamo alla lotta strumentale tra acqua pubblica e privata. Diciamo che la scelta dell’in house, secondo noi, non può dare risposte concrete ai cittadini. Il Pdl crede che ci siano le condizioni per continuare il mandato”.

“Chiedo che il consiglio non tenga conto del documento del presidente dell’assemblea dei sindaci e dei 37 primi cittadini”, ribatte Mazzocco della Lega.

LE DICHIARAZIONI DI VOTO

Agazzi (Pdl): ‘La mediazione politica alta serve a tenere insieme la maggioranza – dice Agazzi nella dichiarazione di voto – Spunti positivi e costruttivi li ho colti nel mio partito, nella Lega Nord e nell’Udc. Questo è un atto di indirizzo rilevante, ma non è la proposta vera, ovvero il piano d’ambito che, tornato dalla Regione, andremo a deliberare a gennaio 2013. Il piccolo tagliando che la maggioranza deve fare ci può aiutare a recuperare la spinta governativa in Provincia di Cremona. Non ci arrendiamo davanti ad una criticità perché le criticità sono il pane quotidiano per i politici che si confrontano per dare risposte ai cittadini. Noi non parteciperemo al voto pur rimanendo in aula”.

Araldi: “Il mio voto è a favore pur non unanime. Se votate tutti a favore, io voto contro”

Vailati (Pd): “Se vuole raccontare degli aneddoti, presidente, non usi quelli in cui si muore di sete. Il documento della Lega è chiaro nel dispositivo. Togliamo la mozione alternativa e votiamo il documento leghista. C’è una questione politica forte, però: non può essere liquidata solo come incidente di cammino. E’ una tortura politica di questa maggioranza, chiedo a Salini di prendere atto di questa realtà”

Trespidi (Udc): “Non ritiro il mio ordine del giorno. Se approviamo la mozione della Lega, noi decidiamo per i comuni”

Mazzocco (Lega): “Votiamo la nostra mozione. Non quella di Trespidi. Continueremo nel sostegno di questa amministrazione nel rispetto della volontà dei cittadini”.

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