Arespan e Alberti,
ancora un centinaio
di posti di lavoro persi
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E’ di qualche giorno fa la notizia della perdita durante l’anno di 360mila posti di lavoro nell’edilizia. Ed oggi arriva un’altra brutta conferma per il settore cremasco: entro fine anno ancora un centinaio posti di lavoro in meno nel territorio. Il settore seguito da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, che riguarda edilizia, latterizzi e legno, è in profonda crisi anche nel Cremasco. A confermarlo ormai da tempo i sindacalisti del territorio, visto che non passa giorno in cui non siano impegnati al confronto con qualche azienda, solitamente molto piccola.
E proprio in questi giorni si è scritta la parola fine sull’Arespan Brocca di Agnadello con la firma della mobilità per i 62 dipendenti ancora in forza all’azienda chiusa ormai da tempo. «Si è conclusa con la firma della mobilità la vicenda dell’Arespan di Agnadello. – spiega Cesare Pavesi della Fillea Cgil – La mobilità partirà il prossimo 19 dicembre, per i dipendenti ancora in forza- Purtroppo, – prosegue – non si è riusciti a ricollocarli anche perchè la casa madre a Mombercelli sta soffrendo la crisi come Agnadello. Ci saranno alcune dipendenti che stanno seguendo il corso e che potranno essere ricollocate in qualche casa di riposo».
Disoccupazione in vista anche per gli operai di Alberti. «Purtroppo non ci sono novità – aggiunge Pavesi – per i dipendenti di Alberti: alla fine del mese finisce la cassa integrazione straordinaria e con il collega della Filca Enrico Sonzogni stiamo studiando delle soluzioni, ma manca la volontà dell’azienda. Quindi è alta la possibilità che i 25 dipendenti da gennaio vadano in disuccupazione». Una situazione sempre più seria per il Cremasco.
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