La provincia del Po
rischia di finire nel cassetto
Caos nei conti e nelle competenze
Mantova esulta per la salvezza
A Mantova ne sono certi (e contenti), con l’annuncio delle dimissioni di Monti salta il decreto sulle province. “Con la crisi, la Provincia di Mantova può salvarsi. Difficile il sì al riordino” scrive la Gazzetta di Mantova in prima pagina con una certa soddisfazione. Tanto discutere, tante polemiche, tanti studi per niente, dunque? Ognuno di nuovo per sè? «La mancata conversione del decreto legge sulle Province comporterebbe una situazione di caos istituzionale. Tra le conseguenze, oltre ai mancati risparmi, la lievitazione dei costi a carico di Comuni e Regioni e il blocco della riorganizzazione periferica dello Stato». Lo dice uno studio del dipartimento delle Riforme del ministero della Funzione Pubblica. Insomma il caos sarebbe completo: non si saprebbe più a chi vanno competenze come le strade, le scuole, i rifiuti, la pianificazione territoriale. Servirebbero altre leggi per le assegnazioni. Lunedì alle 20 si terrà la seduta della commissione affari costituzionali e a pochi giorni dal previsto inizio dei lavori d’aula, su cui grava la pregiudiziale di costituzionalità che il Pdl ha già preannunciato. Se il decreto legge sulle province non verrà approvato, si tornerebbe al decreto Salva Italia. E si aprirebbe una voragine nei conti, caos sul personale, sulle competenze e altro. Dunque i confini provinciali potrebbero restare quelli attuali: Cremona per suo conto, Lodi pure e Mantova con la sospirata autonomia. Per 8 mesi non si è parlato d’altro. Tra 24 ore sapremo se si era su “scherzi a parte”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA