Acqua, Torchio e Rifondazione
pronti a votare con la Lega
Pd: sì, turandoci il naso
Agazzi: ‘Non è casus belli’
Sopra, Agazzi, Torchio, Virgilio e Dusi
La Lega entra a piedi giunti sulla questione dell’acqua pubblica. E il prossimo consiglio provinciale, fissato per il 18 dicembre, sarà scoppiettante. Giuseppe Torchio (Lista Torchio) è pronto a votare la mozione della Lega sull’acqua pubblica. “Il dispositivo finale della mozione della Lega è talmente chiaro che non si può non votare – afferma l’ex presidente della Provincia di Cremona – Chi si oppone è contro l’acqua pubblica”. Anche Gianpaolo Dusi (Rifondazione) è pronto a votare la mozione. “Oggi ho visto questo documento presentato dalla Lega che rispecchia finalmente la volontà dell’acqua pubblica. – afferma il consigliere Dusi – In questi giorni mi consulterò con il mio partito ma io sono pronto a votarlo”. La filosofia che emerge è quella di Deng Xiao Ping: l’importante non è il colore del gatto ma che il gatto acchiappi il topo. Cioè che l’acqua resti pubblica. E il Pd? “La premessa della mozione della Lega non è condivisibile, è carta straccia – dice Andrea Virgilio, capogruppo dei democratici in Provincia -. Sulle conclusioni si può ragionare. Per noi la priorità è che la gestione dell’acqua resti pubblica. Il punto fondamentale, infatti, non è la mozione della Lega (che possiamo anche votare in via strumentale), ma il voto sul piano d’ambito (passato anche con il sì del leghista Rastelli) che arriverà dalla Regione in consiglio e al quale noi voteremo contro”. E non è escluso che il Piano d’Ambito, approvato l’11 ottobre 2012 approdi in aula proprio il 18 dicembre, dato che la Regione ha tempo 60 giorni per rinviarlo alla Provincia per la votazione. “Non lisciamo il pelo ad un partito che ha affrontato il tema dell’acqua tra mille contraddizioni – continua Virgilio -. La Lega chiede di modificare una delibera già partita. La loro mozione è fuori tempo massimo. Anche se non siamo d’accordo sui tecnicismi, possiamo votarla, ma consapevoli che la questione è un’altra. Proprio per questo, chiamiamo la Lega alla coerenza e la invitiamo a votare con noi contro il Piano d’Ambito”.
Dall’altra parte, Antonio Agazzi, capogruppo del Pdl, ci va cauto. “Il mio commento – dice Agazzi – è quello di uno che non ama drammatizzare i delicati momenti dialettici all’interno di una coalizione. L’acqua non è un casus belli, non è questione di vita o di morte per la tenuta della coalizione politica. Ci sono altre questioni, soprattutto nel panorama incerto del futuro nazionale e regionale”. E sulla mozione? “La Lega ci ha mandato il testo con largo anticipo – continua Agazzi – Ciò consente al coordinatore provinciale Rossi, al vice Bertusi, al presidente Salini e a me di sviluppare un percorso di dialogo e di mediazione. Dobbiamo trovare un punto di incontro, a patto che la Lega non consideri granitico il suo documento. Fino al 18 dicembre proviamo a tessere. Comunque ci andrei adagio sulla possibilità che la maggioranza in Provincia si possa spaccare”.
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