Controlli finanza,
negoziante nei guai
per corruzione
Durante il primo week end di dicembre, a ridosso delle festività natalizie, circa 50 finanzieri del comando di Cremona hanno attuato un nuovo “piano coordinato di controllo del territorio”, setacciando la città e la provincia per la prevenzione e la repressione dei fenomeni dell’abusivismo e della merce contraffatta. Le ricerche sono state effettuate soprattutto nelle aree urbane, notoriamente esposte a questi fenomeni.
In un negozio gestito da un cittadino extracomunitario sono stati sequestrati un centinaio di accessori di abbigliamento privi delle indicazioni in lingua italiana sull’origine del prodotto, come previsto dal “codice del consumo”.
In materia di controlli sull’emissione di scontrini e ricevute fiscali, invece, sono stati eseguiti 123 accertamenti che hanno portato alla constatazione di 48 violazioni per mancata o irregolare emissione, con una percentuale di irregolarità pari al 39%.
Nella città di Crema la pattuglia che stava contestando a un cittadino cinese, titolare di un negozio di alimentari, la mancata emissione di uno scontrino fiscale, si è vista offrire dalla madre una somma di denaro affinchè omettesse di redigere il verbale. La responsabile è stata portata in caserma per l’identificazione ed è stata denunciata all’autorità giudiziaria per il reato di “istigazione alla corruzione”.
In altri due negozi della provincia, sempre gestiti da cittadini extracomunitari, le fiamme gialle hanno contestato la violazione per il mancato pagamento del “canone Rai” e per un lavoratore “in nero”.
Le irregolarità individuate in materia di scontrini e ricevute fiscali vanno ad aggiungersi alle 880 violazioni già contestate dalla guardia di finanza sul territorio dell’intera provincia durante i 2.605 controlli condotti in questi undici mesi dell’anno, con una percentuale d’irregolarità pari al 34%.
Un panettiere è stato fermato a bordo del suo veicolo mentre faceva le consegne di 4 sacchetti di pane senza avere con sé i relativi scontrini fiscali. Richiama il caso di un altro panettiere che nel corso dell’anno è stato fermato tre volte e trovato sempre senza gli scontrini del pane che stava consegnando. La prima volta, a gennaio, è stato verbalizzato per 3 mancate emissioni, la seconda volta, durante il precedente piano di controllo di Aprile, per 7 mancate emissioni e l’ultima volta ad ottobre per altre 17 mancate emissioni di scontrini.
Nel corso dell’anno la finanza ha segnalato all’Agenzia delle Entrate 23 esercizi pubblici della provincia passibili del provvedimento di chiusura obbligatoria ed ha apposto i sigilli a 12 attività commerciali che nell’ultimo quinquennio sono stati verbalizzati almeno 4 volte per non aver emesso scontrini fiscali.
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