Non sono mai stato per Bersani,
ma è l’unico che può
fare il presidente del Consiglio
Onestamente, non sono mai stato pro-Bersani e addirittura alle primarie per la scelta del segretario del partito ero per Franceschini.
Ora non è che mi sia ravveduto, ma ho apprezzato l’attuale segretario nella gestione unitaria del nostro giovane partito, e ad oggi tra i candidati a queste primarie è l’unico secondo me che potrebbe ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio. Dopo epoche di parlatori e comunicatori mediatici, ora l’Italia ha bisogno di persone semplici, lavoratori appassionati alla politica e cercatori della soluzione dei problemi delle persone normali, è per questo che sto con lui e soprattutto perché:
• credo sia la persona che possa unire le forze democratiche di centro sinistra presenti nel panorama italiano per il bene dell’Italia e soprattutto per il governo del paese;
• credo abbia maturato l’esperienza giusta per guidare un paese complicato quale l’Italia;
• credo sappia accomunare le esigenze dei dipendenti e quelle degli imprenditori e dia molta importanza al tema del lavoro, ai suoi diritti, alle riconoscenza per chi investe nel nostro paese e perché abbia più volte detto che si debba partire dalla riduzione del costo del lavoro per aumentare la capacità di spesa degli italiani così da tornare a far crescere il paese;
• ritengo e ne sono certo visti i fatti, che sia la persona che possa continuare a rinnovare la classe dirigente di questo paese, come ha rinnovato in questi anni gli organismi dirigenti del PD;
• è stato e sarà un innovatore, ricordo a tutti quanto di buono ed innovativo fece quando fu ministro;
• credo sappia risollevare la politica italiana attraverso riforme serie in tema di riduzione dei parlamentari, di finanziamento dei partiti, di democrazia allargata e partecipata;
Ma credo soprattutto a lui perché la gavetta l’ha fatta, perché ha ricoperto ruoli importanti ed ha messo sempre davanti gli interessi altrui, del Paese, del Partito a quelli personali, prova ne è anche stavolta l’andare oltre lo Statuto del Partito Democratico e giocarsela a queste primarie dall’esito non scontato.
Omar Bragonzi
(Sindaco di Montodine)