Politica

Caro Professor Monti, fino a quando?

E’ iniziato il secondo anno di Monti. Il primo è stato solo tasse e mazzate: Imu, accise, Iva. E poi stangate su nautica, lavoro,imprese. Tutto inutile:il debito pubblico è salito di 90 miliardi in nove mesi. Il fabbisogno dello Stato è salito di sei volte. Le buone intenzioni hanno partorito topolini insignificanti.

Ci aspettavamo francamente qualcosa di più dai bocconiani. Monti aveva promesso rigore,equità e trasparenza. Finora si è visto solo  il primo. E solo a danno dei ceti più deboli. Le lobby più potenti – banche, assicurazioni, petrolieri,costruttori – l’hanno fatta franca. Allora è inevitabile chiedersi: che ne sarà del secondo anno? E quanto durerà?  E’ vero che il governo dei tecnici chiuderà bottega con un paio di mesi di anticipo sulla tabella di marcia visto che si dovrebbe votare a marzo con le Regionali?

Certo il ciclone Monti ha travolto la Politica. In un anno sono cambiate molte cose: Grillo è diventato il primo partito in Sicilia ed ora  fa  pure un certo effetto perché cavalca – o tenta di cavalcare –  l’onda dei movimenti di protesta per conquistare il Potere strizzando  l’occhio ai rivoltosi per inglobare gli spezzoni di sinistra che si sentono traditi da Pd e Sel. Alemanno gli ha dato dell’eversivo, gli universitari romani lo hanno sconfessato (“tu non ci rappresenti”),  taluni suoi militanti si sono schierati con la dissidente Salsi ma i sondaggi lo descrivono in volo sempre alto;nelle sue vele soffierebbero pure i fuggiaschi Idv. Occhio a non sottovalutarlo!

I partiti hanno bernoccoli da vendere, sono in decomposizione:Uòlter e Castagnetti si sono ritirati, D’Alema è all’angolo, Fini sconfitto e depresso dopo aver seppellito Alleanza nazionale, abbandonato il Pdl, polverizzato Futuro e Libertà. Di Pietro  infila tegole su tegole e i magistrati lo hanno circondato:dopo il cognato e l’avvocato di fiducia gli stanno indagando pure la tesoriera Silvana Mura.” Mici Vendola”, il gatto-comunista,  si è avvitato nel suo linguaggio” assiro-babilonese”, nelle sue” frasi elicoidali”, nella  sua “aggettivazione lussureggiante”(M. Veneziani); sere fa ,in diretta tv,  si è definito “acchiappa-nuvole”.Ha lasciato la Sanità in mano agli affaristi per curarsi di cinema,teatro, lettere,arti. Ma che ce ne facciamo di un governattore così? La Politica non è un ramo del Dams.

Nelle nebbie spunta Montezemolo con un listone in mano, pronto per il Monti-bis; sul carro vuole Fini e Casini. Pierfurby insiste:”Dopo Monti c’è Monti”. Ma il premier, dicono i malignazzi, l’avrebbe già  scaricato ricordando che nel 2004 lui puntava alla riconferma di Commissario europeo ma fu proprio l’Udc a porre il veto dovendo sistemare Rocco Buttiglione.E Rigor Montis non è tipo che dimentica. Rutelli sconta l’affare Lusi, Berlusconi torna al Milan, Formigoni in sacrestia.

Vola invece  Renzi mentre i suoi temono brogli alle Primarie. Bersani è stato fischiato a Napoli ma è uscito bene dal confronto televisivo su SkyTg24. Anche Tabacci è in ripresa tra lo stupore di chi ha dimenticato che l’ex allievo di Marcora (e tecnico di “Sandokan”Goria, l’Asti-Giano bifronte)- oggi  attovagliato  a Milano con Pisapia –  non è un pivello della Politica avendo già cavalcato cinque partiti (DC, Ccd, Udc, Mfcp, Api) e fiancheggiato Cicciobello Rutelli “Er Piacione”, il re delle capriole, uno che è partito da anticlericale in difesa della foca monaca ed è finito supporter del Papa (si è pure sposato in chiesa).

Ecco, in tanto scenario ci sia concesso almeno un auspicio: che questa campagna elettorale già  in fuga non ci riporti – nella sostanza – a quella Prima Repubblica che ha fatto debiti  giganteschi, che  ha rubato ai nostri figli un pezzo di futuro e creato mostri onnivori come Parmalat, Cirio, Alitalia.

Professore,il nostro problema non è dividere una ricchezza che non c’è, ma produrla. O no?

Enrico Pirondini

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