Cronaca

Dibattito per il canile,
a Crema costa troppo,
si valutano altre soluzioni

Dibattito aperto sulla questione del canile. Ormai da tempo il problema del ricovero per cani e gatti sta facendo discutere i sindaci cremaschi. Ferma restando l’intenzione di costruirne uno nuovo, i sindaci sono da tempo alle prese con la scelta dell’area adeguata, ed ora, anche col problema dei costi. Non i costi di realizzazione, ma i costi per abitante chiesti ai comuni dell’Enpa, che gestisce l’attuale canile, non più adeguato al territorio. Per una proroga ulteriore della convenzione è stato, infatti, chiesto ai sindaci, un aumento della tariffa pro capite per abitante da elargire per il servizio. Un euro e 15 centesimi ad abitante, contro gli 89 centesimi pagati fino ad ora. E da qui il problema.

«I sindaci – spiega Giampietro Denti, primo cittadino di Ripalta Guerina e presidente della Consulta dei sindaci – sono alle prese con questa crisi ed i tagli di bilancio quindi non sono disponibili a investire maggiori risorse e per questo siamo intenzionati a chiedere all’Asl una proroga anche per il prossimo anno, ma ai costi attuali senza aumenti. In caso contrario cercheremo altre soluzioni»

C’è l’ipotesi di una convenzione con un canile di Brescia?

«Dobbiamo capire se la sentenza del Tar che di fatto avrebbe tolto il limite dei 30 chilometri massimi di distanza tra i comuni e il canile è applicabile anche al nostro territorio. Sappiamo che c’è questa sentenza, ma dobbiamo capire le motivazioni per cui è stata emessa. Nel caso abbiamo valutato una proposta di un canile di Brescia, che chiede 0,60 centesimi ad abitante, in pratica la metà di quanto chiesto a Crema. In questo periodo – sottolinea – se si potrà è ovvio che i sindaci sceglieranno quell’opzione. In caso contrario ci sono anche comuni  che potrebbero rivolgersi anche a Lodi ad esempio senza superare il limite dei 30 chilometri», sottolinea Denti.

A visitare il canile San Francesco di Brescia il sindaco di Casale Cremasco, Maria Grazia Maghini incaricata dai colleghi. «Si tratta di un bel canile che ora ospita un centinaio di cani, ma che ha spazio per 250. E’ un’area adeguata e quindi non ci sarebbero futuri problemi di chiusura e poi danno la disponibilità a venire su richiesta e prendere cani rimasti soli ad esempio per la morte del padrone», spiega il sindaco Maghini. Questa potrebbe essere la soluzione, in attesa della costruzione del nuovo canile.

«L’intenzione – aggiunge il presidente della Consulta – resta quella di costruirne uno nuovo, ma se a Crema i prezzi aumenteranno, penso che ogni sindaco si rivolgerà con convenzioni brevi, o a Brescia se sarà possibile per i chilometri o a canili nel raggio del loro comune. Comunque – prosegue – si dovrebbe trattare di un anno perchè il progetto c’è manca l’area che contiamo di individuare entro fine anno».

Quattro le aree possibili su dodici valutate. Aree che il sindaco di Ripalta Guerina vuole tenere riservate per evitare problemi prima dell’individuazione definitiva. Tramontate infatti le ipotesi di Offanengo, Castelleone e Capergnanica per problemi di vicinato. Il costo dell’opera varierà a seconda della grandezza del terreno. «Abbiamo stimato 700 o 800mila euro, ma se il terreno sarà più grande o più piccolo i costi cambieranno». Il canile avrebbe bisogno di circa tremila o quattromila metri quadrati.

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