Politica

Elezioni: si scaldano
Salini e Malvezzi (Pdl)
Rossoni al Senato,
Pizzetti incognita primarie
Alloni resta in Regione

Si vota in Lombardia, si vota per il Parlamento nazionale, si vota per la nuova Provincia del Po. In pochi mesi cambierà completamente il volto della politica e delle amministrazioni locali. Sarà una rivoluzione, non c’ è dubbio, visti i sondaggi, visto quello che è successo in Sicilia, quello che sta accadendo nella nostra Regione dopo 17 anni di Formigoni.

Vediamo innanzitutto le date delle elezioni. In Lombardia si voterà il 27 gennaio in una sorta di election day con Lazio e Molise. Ai primi di aprile 2013 si voterà per il rinnovo del Parlamento e a novembre per le nuove province (ricordiamo che Cremona sarà accorpata con Mantova e Lodi).

REGIONE – In Lombardia si voterà con la nuova legge elettorale in vigore da oggi. Via il listino bloccato, via l’obbligo di raccolta firme per i partiti già in Consiglio e limite di due mandati consecutivi per il presidente della Regione. Invariato a 80 il numero dei consiglieri regionali. E’ stata fissata la rappresentanza di ciascuna delle attuali province nel Consiglio regionale, mentre resta il premio di maggioranza a chi vince le elezioni: alla coalizione che raccoglie meno del 40% va il 55% dei seggi, a chi supera il 40% alle urne va il 60% dei seggi al Pirellone. I rappresentanti della provincia di Cremona (quella attuale, non quella futura del Po) saranno tre. Così ogni lista di partito avrà al massimo tre nomi da sottoporre ai propri elettori. Per il presidente della Regione il Pd ha scelto il 15 dicembre per le primarie di coalizione. In alto mare le candidature a presidente della Regione anche se oggi sembrano lontani il Pdl (che ormai pare puntare su Albertini, ex sindaco di Milano) e la Lega (Maroni). Centrosinistra per ora senza nomi (Pizzul? Civati?). Il Movimento 5 stelle punterebbe su Crimi, bresciano uno dei seguaci di Grillo della prima ora. L’Udc forse sulla Marcegaglia. Per quanto riguarda i candidati consiglieri regionali della nostra provincia, il Pd sembra non voglia procedere a primarie provinciali, preferendo scegliere  la rappresentanza territoriale sui tre nomi della lista: un cremasco, un cremonese, un casalasco. Certa la riconferma di Agostino Alloni in Regione, si tratterebbe di scegliere gli altri due. In alto mare la Lega (anche in questo caso potrebbe valere la rappresentanza locale con un cremasco, un cremonese – forse Alessandro Carpani – e un casalasco – forse l’assessore provinciale Bongiovanni). Per il Pdl dovrebbe passare la mano, dopo 22 anni e robusto assegno di Tfr, il cremasco Gianni Rossoni. In pole position il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, il vicesindaco di Soncino Gallina oppure l’attuale presidente dell’Aler Mino Jotta. Non è escluso il nome di Agazzi, già candidato alla guida di Crema. Nella componente ciellina del partito si fa avanti la candidatura dell’attuale vicesindaco di Cremona Carlo Malvezzi (salterebbe quella di Salini). Bertusi e l’assessore comunale al Bilancio Roberto Nolli sono per una candidatura di amministratori locali, ovvio pensare in questo caso adOreste Perri sindaco di Cremona. Nessun nome per ora da 5 Stelle, Finiani, Sel, Idv, Rifondazione e altri. Niente neppure dai nuovi movimenti (Montezemolo ecc.)

PARLAMENTO – La nuova legge elettorale sembra ancora in alto mare. Si voterà in primavera, ad oggi resta in vigore il “Porcellum” con i nomi scelti dai partiti e bloccati, senza preferenze. Attualmente sono quattro i parlamentari cremonesi a Roma: Luciano PizzettiCinzia Fontana(al Senato)  per il Pd, Alberto TorazziSilvana Comaroli per la Lega. Per le candidature il Pd ha scelto di passare attraverso le forche caudine delle primarie. Luciano Pizzetti dovrebbe ricandidarsi anche se proprio nel suo partito potrebbe avere le maggiori difficoltà. Cinzia Fontana sembrerebbe decisa a passare la mano. Tra i nomi di spicco del Pd sembra farsi largo Claudio Silla, attuale sindaco di Casalmaggiore ed in prima fila nella battaglia dei sindaci e dei cittadini per l’acqua pubblica. Tra i cremaschi il tam tam del Pd avanza il nome di un imprenditore piuttosto noto a Crema e in provincia. Nel Pdl si fa sempre più insistente la candidatura di Gianni Rossoni per il Senato (in quota Formigoni) e di Mino Jotta (ancora lui, sponsor l’ex ministro Gelmini) per la Camera. Anche in questo caso gira il nome di Massimiliano Salini (in ribasso però le sue quotazioni nel movimento ciellino). Fuori Torazzi (bossiano) per la Lega, quasi certa la riconferma di Silvana Comaroli.

PROVINCIA – Se Massimiliano Salini non correrà per Lombardia o Parlamento sarà lui dal 1° gennaio il commissario che guiderà la nuova provincia di Lodi-Cremona-Mantova fino alle elezioni previste per il novembre 2013. E’ chiaro che per il Pdl sarà allora lui il candidato a guidare la nuova provincia del Po. Un pensiero potrebbe farlo anche l’ex presidente della Provincia Giuseppe Torchio che è ancora attivissimo sul territorio (in prima fila con i sindaci per la battaglia sull’acqua) ed è conosciutissimo in tutto il mantovano. Pare che si stia già muovendo per dar vita ad una lista civica insieme ad altri primi cittadini.

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