Una vicenda di debiti
e minacce e un’auto
contesa, tre coinvolti
Non ha ricevuto il saldo per la vendita della macchina, così ha pensato di farsi giustizia da solo e di andare a riprendersela. La denuncia di furto del mezzo contro un commerciante di auto, un cremasco, è stata sporta nei giorni scorsi in commissariato dall’acquirente, anch’egli cremasco, che si è presentato negli uffici di via Macallè insieme alla compagna. L’uomo ha spiegato di aver comprato l’auto mesi prima e ha puntato il dito contro il commerciante. A suo dire, infatti, il venditore si era ripreso la macchina utilizzando la copia delle chiavi ancora in suo possesso e pretendendo il saldo per la vendita. Alla polizia la vicenda è apparsa da subito poco chiara. Durante le indagini, in effetti, è emerso un quadro dei fatti piuttosto complesso, fatto di debiti insoluti e di minacce, che ha visto coinvolti, oltre al commerciante e alla coppia di nuovi proprietari, anche il precedente proprietario che non aveva ricevuto la cifra pattuita. Alla fine gli agenti hanno trovato la vettura parcheggiata in un’area pubblica di un paese del cremasco. Nel corso degli accertamenti per la verifica dei documenti del veicolo, i poliziotti si sono accorti che circolava con un tagliando di assicurazione contraffatto. Dagli uffici del commissariato sono usciti tutti con l’invito a presentarsi davanti all’autorità giudiziaria, accusati di reati diversi: N.A., 51 anni, per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, mentre M.M., 33 anni, e Z.A., 32 anni, per falsità in scrittura privata. La macchina, oggetto del contendere, è stata sequestrata e non potrà essere utilizzata per un po’ di tempo da nessuno dei coinvolti nella vicenda.
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