Inside/Out, i volti dei migranti
sui muri per i loro diritti:
in città risiedono 3874 stranieri
Gli stranieri e i loro diritti. Un tema dibattuto in questi giorni in città sia per via dell’imminente evento Inside/Out promosso dall’assessorato alla Cultura, che sabato coprirà i muri della città di manifesti che rappresentano i volti della comunità straniera di Crema sia per via della possibilità di creare in città un centro culturale arabo. E in vista di Inside/Out l’amministrazione torna a parlare di immigrazione e di stranieri residenti in città. Ma quanti sono? In totale 3874, circa l’11% della popolazione residenti in città. Un dato il linea con quello della Provincia di Cremona che secondo lo studio che riguarda la popolazione residente alla fine dello scorso anno ha una popolazione straniera pari al 12%. «Parlare di stranieri oggi, – hanno specificato gli assessori – può costituire il pretesto per scatenare battaglie ideologiche tra chi si schiera a favore e vuole riconoscere i diritti e chi si schiera contro. Ma al di là di queste contrapposizioni ideologiche, per governare ed offrire delle linee di indirizzo un’amministrazione, che è interessata al bene di tutti i suoi cittadini, deve avere la consapevolezza dei dati numerici, a partire dai quali costruire delle politiche di integrazione, laddove siano necessarie. Di qui l’esigenza di una fotografia chiara con la conseguente richiesta di un primo censimento degli stranieri a Crema». Questa la politica dell’amministrazione, spiegata oggi dagli assessore Paola Vailati, Morena Saltini e Maria Beretta.
I RESIDENTI
Secondo i dati forniti dall’Ufficio Anagrafe, i residenti stranieri in Città sono 3874 dei quali 3022 extracomunitari e 852 comunitari. Di questi ben 955 sono minori dei quali 795 extracomunitari e 160 comunitari. Per quanto riguarda invece la crescita demografica negli anni tra il 2007 e il 2011, si evince che fino al 2010 la tendenza è sempre stata di crescita. Dai 51 bambini stranieri nati in Italia fino agli 81 del 2010. In calo invece nel 2011 quando i nati da genitori stranieri sono stati 46. Il motivo? «La crisi economica e l’adeguamento alla nostra cultura frutto di una educazione alla genitorialità», ha sostenuto l’assessore Beretta.
LE COMUNITA’ PIU’ RAPPRESENTATE
In città la comunità straniera più ampia è quella dei romeni che sono 713, seguiti da marocchini (424) e dagli albanesi (417). Ci sono poi 352 egiziani, 255 ucraini, 177 indiani, 135 moldavi, 127 peruviani, 116 ecuadoregni, 113 nigeriani, 99 senegalesi e 98 tunisini. Il resto delle atre comunità è formato da 848 persone.
GLI STRANIERI COME RISORSA
A sottolineare il contributo che gli stranieri hanno dato al nostro Paese in termini di sviluppo è l’assessore Morena Saltini: «E’ innegabile il contributo che gli stranieri hanno dato e che danno allo sviluppo del Paese. La migrazione è un fenomeno epocale che riguarda tutto il mondo e di fronte al quale i governi non possono restare indifferenti. Riconoscere il loro ruolo come parte integrante dell’economia e riconoscere ai loro figli il diritto di sentirsi italiani è un segno di civiltà. L’inclusione sociale è l’unica strada per una reale integrazione».
INSIDE/OUT
Sono 84 i ragazzi residenti a Crema che tra il 2012 e il 2013 diventeranno maggiorenni. Di questi solo otto sono nati in Italia, il resto è nato all’estero ma vive ed è residente in città. Per loro e per tutti gli altri giovani che si sentono italiani, ma che di fatto non lo sono, l’amministrazione ha aderito alla campagna Inside/Out. A rappresentare tutti i giovani cremaschi Anastasie Musumary, Anna per chi la conosce in Italia. Arrivata dalla Repubblica Democratica del Congo quando aveva solo sei anni, vive a Crema, ha frequentato le scuole della città, ma è ancora cittadina straniera. Il suo paese non concede la doppia cittadinanza. Ora suo padre ha chiesto di poter diventare italiano, di conseguenza lo saranno i suoi fratelli minori. Per lei e per sua madre invece non sarà possibile: dovranno ripetere le pratiche, che assicura Anna, costano parecchio. «Vivo in Italia, sono cresciuta qui, ma non sono italiana. E’ vero le nostre culture sono diverse, ma io condivido la lingua, gli atteggiamenti degli italiani, ma non ho potuto votare e vorrei farlo, scegliere anch’io il sindaco della mia città», ha spiegato. La manifestazione e le fotografie scattate da Simone Mizzotti, Paola Capetti, Valentina Riboli e Tamara Marongiu, coloreranno la città sabato a partire dalle 14. L’appuntamento è al muro degli Stalloni da dove partiranno le affissioni.
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