Taglio dell’acqua all’ospedale
continua lo sciopero della sete,
ma Ablondi non fa passi indietro
Continua lo sciopero della sete di Franco Bordo e di Cesare Forte, che stanno protestando contro il taglio dell’acqua gratuita ai pazienti durante i pasti. I due esponenti rispettivamente di Sel e dell’Idv, hanno promesso che non smetteranno finchè il direttore generale, Luigi Ablondi, non farà marcia indietro.
Ma a quanto pare questa non è l’intenzione del direttore generale. Infatti, è stata rifiutata la richiesta delle parti sindacali di poter prendere visione dei capitoli che costituiscono le voci di spesa per i servizi e le forniture. Un atteggiamento che ha fatto saltare la trattativa tra azienda e parti sindacali, che sono state invitate a prendere atto della decisione presa.
«Non c’è la volontà da parte del direttore generale di rivedere la decisione: la trattativa quindi si è interrotta e noi ci rivolgeremo direttamente alla Regione Lombardia. Attraverso i sindacati regionali chiederemo di far pressioni sull’assessore perchè interrompa questa decisione. Al direttore Ablondi abbiamo fatto presente la delibera 5250 che parla di menù tipo e ci ha risposto che non è vincolante, abbiamo chiesto il dettaglio delle spese e non ha voluto fornircele, quindi ci muoveremo su altri fronti visto che questo taglio fa risparmiare all’ospedale solo 27mila euro, e ci sembra inconcepibile non riuscire a trovarli in altri capitoli», spiega Monica Vangi della Fp Cgil, presente all’incontro con i rappresentanti anche di Cisl e Uil.
E alla luce di ciò, bisognerà vedere cosa decideranno di fare Bordo e Forte, che al momento continuano a scioperare. Le condizioni di entrambi, per ora, sono stabili e non destano preoccupazioni.
Intanto Sel, ha iniziato una raccolta firme: in poche ore 200 cittadini hanno aderito E tra i primi firmatari il sindaco Stefania Bonaldi, che ha fatto visita al presidio di fronte al nosocomio.
«Nel frattempo il fronte della protesta alla decisione presa dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Crema si allarga, la consegna oggi di 10 mila bottiglie d’acqua da parte della Lega Nord di Crema, evidenzia un riconoscimento anche da parte della Lega dell’ingiusto disagio causato da questa scelta, ed è curiosa la presenza di Ablondi alla consegna di questo dono, che dichiarando la volontà di riservare queste bottigliette ai degenti immobilizzati a letto, riconosce per primo gli spiacevoli problemi causati dal suo stesso provvedimento. Si tratterà di uno sdoppiamento di personalità?», si chiedono gli esponenti di Sinistra ecologia e libertà, che invitano la Lega Nord, che governa la Lombardia, insieme al Pdl, a chiedere l’intervento dell’ assessore leghista alla sanità Luciano Bresciani per porre fine a questa indegna situazione all’Ospedale di Crema e di Rivolta d’Adda.
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