Cronaca

Pazienti senz’acqua, monta la polemica:
dai siti a Facebook
pochi i favorevoli alla scelta

Pazienti senz’acqua, la polemica monta sempre di più. E anche la stampa nazionale inizia ad occuparsi del caso. Una decisione, quella presa dal direttore generale dell’Ospedale Maggiore di Crema, Luigi Abloni, che fa discutere e divide in città. Divide tra chi punta il dito e mette sul banco degli imputati la dirigenza ospedaliera, rea di far pagare agli ammalati i tagli voluti dalla Spending review montiana, e chi invece, difende la scelta non vedendo nulla di male in tutto questo: se c’è da tagliare da qualche parte bisogna iniziare.

Tra i più accaniti contro questo taglio, che non riguarda solamente l’acqua durante i pasti (quella fuori pasto i pazienti già la acquistavano ai distributori), ma anche marmellate a colazione, yogurt, condimenti, c’è Sinistra ecologia e libertà che domani mattina inscenerà una protesta di fronte all’ospedale, consegnando acqua ai parenti dei degenti. Una iniziativa per sensibilizzare, dicono, l’opinione pubblica contro questi tagli che vanno a colpire i più deboli. Contrario all’iniziativa anche il consigliere regionale Agostino Alloni che aveva definito la decisione del dg Ablondi, una scelta “impopolare, dal punto di vista del servizio, ma anche dal punto di vista dell’accoglimento umano del paziente Applicare sulle bottigliette di acqua in ospedale i tagli della spending review mi pare una misura inefficace oltre che impopolare. Si tratta infatti di una voce di costo irrisoria all’interno del bilancio di una struttura. Nel caso dell’ospedale Maggiore di Crema sarebbe meglio dunque continuare sulla strada del contenimento effettivo dei costi che questa dirigenza sta, peraltro, portando avanti con buoni risultati, e lasciar perdere operazioni tanto sgradite all’utenza quanto sterili dal punto di vista del risparmio che vanno a colpire persone che hanno più bisogno proprio nel momento del ricovero”, ha affermato Alloni. E anche il sindaco Stefania Bonaldi è scesa in campo con una lettera inviata al direttore generale per chiedere un ripensamento sul provvedimento. Una lettera nella quale il primo cittadino di Crema non usa mezzi toni per esprimere la sua contrarietà.

COSA PENSANO I CITTADINI

Una scelta, quella di Bonaldi, che  ha diviso l’opinione pubblica tra chi appoggia a pieno la sua iniziativa e chi la condanna, soprattutto per averla resa pubblica utilizzando la pagina Facebook. Resta comunque il fatto che, favorevoli o contrari all’iniziativa del sindaco, i cittadini non condividono neppure quella dell’Ospedale. Infatti anche tra chi trova la scelta di sindaco di inviare una lettera ad Ablondi, è chiaro il disappunto per la decisione di quest’ultimo:. “Ablondi è imbarazzante (ed è la cosa più grave) ma la Bonaldi si comporta come un elefante in una cristalleri”, scrive Piero. “Gravissima è la decisione dell’Azienda Ospedaliera (non mischiamo le carte), il sindaco ha fatto un intervento sicuramente inopportuno ma non mischiamo i contenuti (i pazienti senza l’acqua) con la forma (una lettera inopportuna del Sindaco)”.

Ma oltre a questi sono parecchi anche coloro che ringraziano il sindaco e accusano la dirigenza dell’ospedale.

“E’ una cosa da terzo mondo,fino a poco tempo fa era preso ad esempio come pagava velocemente i fornitori, ma ora sta facendo una bruttissima figura.Se devono recuperare soldi penso che abbiano altri mille modi però così facendo magari scontentano quelli importanti”, scrive Giacomo. Al quale fa eco Mario che propone una raccolta d’acqua davanti all’ospedale: “ciao Stefy! sai come sono fatto. dipendesse da me,farei una raccolta d’acqua davanti all’ospedale,o, un banco raccolta fondi per comprarla noi cittadini. Se è da fare io sono pronto Senza acqua, che schifo”. E come questi sono tanti i commenti.

Che il sindaco abbia fatto bene o male a diffondere la lettera su un social network dipende dalle opinioni personali, ma il fatto è che comunque proprio tramite social network e commenti la discussione e il confronto tra cittadini e istituzioni, in questi anni, si è diventato forse più aperto. E i temi che riguardano l’opinione pubblica più accessibili a chiunque voglia dire la propria opinione.

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